Mumbai, il card. Gracias celebra una messa per i lavoratori
La funzione si tiene nella chiesa di san Giovanni evangelista nell’orario della pausa pranzo. La notizia della presenza del porporato sui è diffusa subito sui social. Il cardinale ha trascorso il periodo del Natale con poveri e bisognosi nelle periferie della megalopoli.
Mumbai (AsiaNews) – Oggi il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, celebrerà una messa solenne per i lavoratori della diocesi. La funzione si terrà alle 13:15 (ora locale) presso la chiesa di san Giovanni Evangelista a Fort, quartiere di Mumbai. Il parroco, p. Joseph D’Souza, fa sapere che l’orario è stato scelto apposta per consentire ai lavoratori di raggiungere la chiesa durante la pausa pranzo. Ad AsiaNews egli afferma: “Ieri ho informato i fedeli che il cardinale sarebbe venuto oggi a presiedere la messa del primo venerdì dell’anno. Tra di loro è esplosa la gioia e hanno iniziato subito a diffondere la notizia tramite i social, invitando anche i colleghi a partecipare”.
Il porporato ha trascorso il periodo d’Avvento incontrando poveri, emarginati, dalit migranti, rispondendo al costante invito di papa Francesco di andare nelle periferie. Durante il Natale, è stato un “vescovo-parroco”, celebrando liturgie per diversi gruppi dell’arcidiocesi. Egli si è fatto portavoce del messaggio di carità del Vangelo e ha ospitato un incontro sul dialogo interreligioso la settimana prima del 25 dicembre.
P. D’Souza gioisce della presenza del cardinale: “È uno splendido regalo di buon anno per le persone. Il cardinale è molto amato dalla gente”. Egli riporta che di solito “alla messa del pomeriggio partecipano circa 90 fedeli. Nel primo venerdì del mese, l’assemblea aumenta a 150 presenti. Oggi i fedeli saranno almeno il doppio, perché l’aspettativa d’incontrare il cardinale è grande”.
Nel suo messaggio di Natale, ricordando che “Gesù, nato in una stalla, ci ha portato la misericordia illimitata di Dio”, il card. Gracias ha invitato tutti a “mettere da parte l’impulso all’odio e alla violenza, così che possiamo condannare con integrità coloro che commettono violenza in nome di Dio”.