Movimento anti-estradizione: 5 personalità democratiche rischiano 5 anni di carcere
Inasprite le accuse iniziali. Fanno parte di un gruppo di 15 attivisti arrestati ad aprile. Crescono le divisioni tra il fronte pro-Pechino e quello democratico. Parlamentari anti-governativi cacciati con la forza dall’House Committee del Legco.
Hong Kong (AsiaNews) – Cinque personalità democratiche legate al movimento anti-estradizione rischiano fino a cinque anni di carcere. I magistrati della Corte di West Kowloon hanno inasprito le accuse nel processo che comincia oggi e vede gli attivisti imputati.
Albert Ho, Leung Kwok-hung, Cyd Ho and Figo Chan e il sindacalista Lee Cheuk-yan fanno parte del gruppo di 15 persone arrestate lo scorso mese per il loro ruolo nelle proteste del 18 agosto, primo e 18 ottobre 2019.
I cinque erano stati arrestati per aver “annunciato” un’assemblea non autorizzata, che comporta una pena massima di 12 mesi. Essi sono ora accusati anche per “incitamento a partecipare a una manifestazione non autorizzata”.
Tra i 15 attivisti sotto giudizio figurano anche “il padre della democrazia” Martin Lee, la giurista Margaret Ng e il magnate Jimmy Lai. Tutti sono accusati di aver “organizzato e partecipato ad assemblee illegali”.
L’esecutivo di Carrie Lam, colpevole agli occhi dei dimostranti di assecondare le interferenze di Pechino negli affari cittadini, ha dovuto far fronte per mesi a ripetute proteste da parte dei gruppi pro-democrazia. Le prime manifestazioni sono cominciate nel giugno 2019 contro la proposta di legge sull’estradizione (poi ritirata), e in seguito si sono trasformate in un più ampio movimento a favore delle libertà democratiche.
Le profonde divisioni tra il fronte pro-Pechino e le forze democratiche si manifestano anche nei lavori del Legco, il Parlamento cittadino. Oggi, nel corso di una seduta infuocata, 15 parlamentari democratici sono stati cacciati dalla riunione dell’House Committee, l’organo che vaglia i provvedimenti legislativi prima di metterli al voto. Gli esponenti delle forze democratiche sono stati trascinati via con la forza dalle guardie di sicurezza per aver tentato di bloccare la nomina di Starry Lee – della maggioranza governativa – alla guida della commissione.
L’House Committee era formalmente senza guida dallo scorso ottobre, da quando il vice presidente Dennis Kwok, un esponente democratico, aveva preso il posto della Lee. Ella aveva dovuto rinunciare all’incarico per potersi candidare a un nuovo mandato parlamentare. Pechino ha accusato Kwok di sabotare i lavori del comitato e impedire l’elezione di un nuovo presidente. Ora l’House Committee può mettere in calendario l’approvazione di un controverso disegno di legge che criminalizza l’oltraggio all’inno nazionale cinese.
02/11/2020 14:03
01/08/2020 10:14