Mosca e Cina, un’alleanza che si sta deteriorando
Le due potenze si sono mosse all’unisono contro la risoluzione Onu alla Siria, ma dietro la facciata cresce la loro rivalità in campo energetico e militare.
Mosca (AsiaNews) – Al Palazzo di Vetro, come sulla Libia, Cina e Russia si sono mosse all’unisono, ma il loro veto sulla bozza di risoluzione Onu contro la Siria è solo un’apparente alleanza. Dietro la facciata, gli analisti vedono, invece, una crescente rivalità. “Nonostante posizioni diplomatiche simili in consessi come il Consiglio di sicurezza, le due nazioni mancano di fiducia reciproca e collaborano solo quando gli interessi convergono”, spiega Linda Jakobson, collaboratrice dell’International Peace Research Institute (Sipri) di Stoccolma che vigila sulle vendite di armamenti a livello globale.
La rivalità tra le due potenze vicine, secondo il Sipri, è diventata evidente in campo militare ed energetico. In uno studio pubblicato di recente, l’Istituto svedese spiega come i successi della Cina nel diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e militare abbiano minato una collaborazione di decenni. Pechino è sempre meno dipendente da Mosca, che guarda ormai al Dragone come una minaccia dietro la porta di casa.
“Le relazioni diplomatiche rimarranno buone, ma i punti chiave della collaborazione degli ultimi decenni – armamenti ed energia – stanno saltando”, spiega il documento. E “l’influenza russa sulla Cina continuerà a diminuire”. Pechino un tempo faceva affidamento sulle armi di Mosca, ma ora i suo progressi nell’industria della Difesa l’hanno trasformata da acquirente a concorrente. Dal canto suo il Cremlino non si fida a condividere il suo know-how nella tecnologia avanzata, di cui invece Pechino è assetata.
I rapporti si sono logorati anche nella cooperazione energetica: i due vicini sono ai ferri corti per la definizione degli accordi sull’export di gas russo, da tempo in sospeso, e la Cina mira sempre più all’Asia centrale come fornitore. Secondo il think tank, anche se spesso si muovono all’unisono contro gli Stati Uniti, Russia e Cina guardano entrambe a Washington come un partner fondamentale e l’una all’altra come una minaccia strategica sul lungo termine. (N.A.)
La rivalità tra le due potenze vicine, secondo il Sipri, è diventata evidente in campo militare ed energetico. In uno studio pubblicato di recente, l’Istituto svedese spiega come i successi della Cina nel diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e militare abbiano minato una collaborazione di decenni. Pechino è sempre meno dipendente da Mosca, che guarda ormai al Dragone come una minaccia dietro la porta di casa.
“Le relazioni diplomatiche rimarranno buone, ma i punti chiave della collaborazione degli ultimi decenni – armamenti ed energia – stanno saltando”, spiega il documento. E “l’influenza russa sulla Cina continuerà a diminuire”. Pechino un tempo faceva affidamento sulle armi di Mosca, ma ora i suo progressi nell’industria della Difesa l’hanno trasformata da acquirente a concorrente. Dal canto suo il Cremlino non si fida a condividere il suo know-how nella tecnologia avanzata, di cui invece Pechino è assetata.
I rapporti si sono logorati anche nella cooperazione energetica: i due vicini sono ai ferri corti per la definizione degli accordi sull’export di gas russo, da tempo in sospeso, e la Cina mira sempre più all’Asia centrale come fornitore. Secondo il think tank, anche se spesso si muovono all’unisono contro gli Stati Uniti, Russia e Cina guardano entrambe a Washington come un partner fondamentale e l’una all’altra come una minaccia strategica sul lungo termine. (N.A.)
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