Monsoni in Pakistan, le alluvioni provocano oltre 80 morti e migliaia di sfollati
Islamanad (AsiaNews/Agenzie) - È di almeno 84 morti, 44 feriti e 80mila sfollati il bilancio (ancora provvisorio) delle alluvioni provocate dalle forti piogge monsoniche, che si sono abbattute nell'ultima settimana in diverse zone del Pakistan. Fonti ufficiali avvertono che la situazione potrebbe peggiorare e invitano a prendere tutte le precauzioni possibili per limitare il numero delle vittime.
Il National Disaster Management Authority (Ndma) riferisce che almeno 22 persone sono decedute nella provincia meridionale del Sindh, alter 18 nel Balochistan. Altre 15 vittime in Punjab e 14 nella Khyber-Pakhtunkhwa, cui si uniscono alter 12 nelle regioni tribali e tre nel Kashmir pakistano.
Gli operatori della Protezione civile lottano per recuperare i dispersi e coordinare al meglio le operazioni di soccorso, tuttora ostacolate in parte dal maltempo. Le autorità parlano di 2.533 case distrutte, mentre il piano di emergenza verrà rafforzato per nuove - e ancora più devastanti piogge - previste nel prossimo mese.
A Karachi e Peshawar è intervenuto anche l'esercito, che ha collaborato in modo attivo nelle operazioni di soccorso. Anche la capitale Islamabad è stata invasa dalle acque e molte delle principali vie di comunicazione fino a ieri risultavano in condizioni critiche, rallentando ancor più un traffico già caotico di normale.
Negli ultimi tre anni il Pakistan è stato vittima di devastanti alluvioni causate dai monsoni, con centinaia di vittime, danni ingenti e feroci critiche nei confronti del precedente governo, ritenuto responsabile per la mancata opera di prevenzione e la scarsa assistenza alle vittime. Nel 2010 le peggiori inondazioni della storia hanno ucciso quasi 2mila persone e interessato 21 milioni di cittadini. Fenomeni che si sono ripetuti un anno più tardi, con centinaia di morti e oltre cinque milioni di sfollati.