Mons. Barwa e i migranti tribali celebrano i 72 anni della Repubblica indiana
L’arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar ha guidato l’alzabandiera, poi ha presieduto una funzione eucaristica di ringraziamento. Il prelato ha sottolineato la benedizione e la protezione di Dio in questo tempo di crisi per la pandemia di Covid. Ai fedeli ha ricordato l’importanza della cura dell’ambiente.
Mumbai (AsiaNews) - La Chiesa dell'Orissa festeggia la Repubblica assieme a popolazioni tribali e migranti, fra i più dimenticati della società. Questa mattina mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, ha celebrato (nella foto) il 72mo anniversario dalla nascita dello Stato moderno assieme alle famiglie migranti tribali di Jankipada, nel settore orientale di Vasai. Nella zona vivono solo migranti tribali Chotanagpur, ovvero Adivasi originari dell’ Odisha, di Chattisgarh e Jharkhand.
Questa mattina alle 7.30 il prelato ha guidato l’alzabandiera, poi ha celebrato l’Eucaristia assieme e secondo le intenzioni delle famiglie tribali migranti di Vasai. Nell’omelia mons. Barwa ha detto che “siamo vivi perché siamo benedetti” da “Dio che è accanto a noi”. Egli “ci ha preservato” ed è compito nostro “continuare a mantenere la nostra identità cristiana attraverso il nostro lavoro e le nostre relazioni”.
Interpellato da AsiaNews, l’arcivescovo parla di “esperienza fantastica, bellissima” e “davvero commovente” perché condivisa “con la mia gente, con oltre 200 famiglie in festa, gioiose ed entusiaste” che hanno “trascorso settimane in preparazione”. La pandemia e le sofferenze dovute al lockdown, prosegue, “non hanno attenuato la loro gioia”. “Tutti hanno celebrato il giorno del Ringraziamento - continua il prelato - chiedendo sia la protezione dal Covid, sia ringraziando Dio per la festa della Repubblica indiana e per la nostra Costituzione” come Stato “laico”.
Rivolgendosi ai fedeli, mons. Barwa li ha “incoraggiati a concentrarsi sulla formazione del percorso di fede e sulla educazione dei figli”, perché è importante avere “motivazione, menti competitive e un pensiero critico”. Essi devono sviluppare “la cura per l’ambiente” e sebbene vivano “lontano dal loro altopiano di Chotanagpur, li ho incoraggiati a condividere la loro ricca cultura e sapienza tribale con gli altri e contribuire all’ambiente e all’ecologia delle regioni in cui ora vivono”.
A promuovere e organizzare la giornata di festa per la Repubblica indiana è stata la fondazione Pahunch, attiva da tempo a Jankipada e Shanti Pada (Vasai) con i migranti tribali Adivasi di Chattisgarh ,Odisha e Jharkhand.(NC)