Mohammad bin Salman e Macron: abbracci e accordi miliardari
Pieno sostegno francese alla posizione dell’Arabia Saudita in Yemen e condanna dei ribelli Houthi. In Siria, il regno saudita è pronto a “farsi avanti” se richiesto dagli alleati. Macron riconosce le preoccupazioni saudite verso l’Iran. Firmati accordi per 18 miliardi di dollari.
Parigi (AsiaNews/Agenzie) – Un lungo abbraccio, “pieno sostegno” alla posizione saudita in Yemen e accordi economici del valore di 18 miliardi di dollari. È quanto Mohammed Bin Salman (“Mbs”), principe ereditario del regno saudita, riporta a Riyadh al ritorno dalla sua visita a Parigi.
Il viaggio di tre giorni di Mbs si è concluso ieri con una cena al Louvre a cui ha preso parte anche il primo ministro libanese, Saad Hariri. L’incontro fra i tre leader è significativo se si tiene conto degli eventi dello scorso novembre: durante la sua visita a Riyadh, Hariri ha dato le dimissioni da premier, accusando l’influenza nel Libano di Hezbollah e dell’Iran, storico rivale del regno saudita. Al tempo, le autorità di Beirut hanno accusato l’Arabia Saudita di trattenere Hariri contro la sua volontà. La crisi diplomatica si è poi risolta con la mediazione di Macron, il ritiro delle dimissioni e il viaggio del primo ministro libanese proprio a Parigi.
In questi mesi, Macron e Mbs hanno sviluppato un “eccellente” rapporto personale, confermato durante la visita – prima di cena – della mostra su Delacroix al Louvre. Nell’occasione, il principe saudita, che propone un’immagine di sé riformatrice e modernista, ha elogiato il famoso dipinto “La Libertà che guida il popolo”.
Le positive relazioni franco-saudite si evidenziano anche nelle prese di posizione dell’Eliseo su questioni delicate come lo Yemen, teatro di un sanguinoso conflitto che dal gennaio 2015 vede opposte la leadership dell’ex presidente Hadi, sostenuto da Riyadh, e i ribelli Houthi, vicini a Iran ed Hezbollah. Al fianco del suo ospite, ieri il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che Parigi ospiterà una conferenza umanitaria per la crisi nello Yemen. In occasione dell’annuncio, Macron ha affermato la “chiara” posizione dell’Eliseo: “Pieno sostegno alla sicurezza dell’Arabia Saudita, condanna delle attività balistiche degli Houthi, volontà a trovare una soluzione politica al conflitto e alla grande esigenza umanitaria della popolazione civile”.
Il presidente francese e il principe saudita avevano in agenda altri argomenti delicati, come la guerra in Siria, le elezioni libanesi e l’Iran. Sulla Siria i due leader abbracciano la medesima posizione del presidente Usa Donald Trump, quella della dura condanna al governo di Bashar al-Assad, considerato il colpevole dell’attacco chimico a Douma, in cui sono morte decine di persone. Parigi valuta un intervento militare coordinato con Usa e Regno Unito, affermando l’intenzione di colpire gli impianti chimici siriani. Interrogato sulla questione a Parigi, Mbs ha affermato che “se la nostra alleanza con i nostri partner lo richiede, ci faremo avanti”.
Sull’Iran, invece, Riyadh ha più volte manifestato scontentezza per il sostegno francese all’accordo sul nucleare. Ieri, Macron ha riconosciuto le preoccupazioni del “caro amico” saudita, che da parte sua ammette che vi è una “visione comune malgrado le divergenze tattiche”.
I due leader non si sono dimenticati degli affari. Francia e Arabia Saudita hanno firmato accordi commerciali per 18 miliardi di dollari che in futuro potrebbero essere seguiti da altri contratti più importanti. Uno di questi è un progetto petrolchimico fra l’azienda francese Total e la saudita Aramco, stimato per un valore di 5 miliardi di dollari.
22/11/2017 08:03
15/02/2024 10:41