Modi arriva a Seoul per costruire “un asset strategico” nell’Asia orientale
Seoul (AsiaNews) – Diplomazia, sicurezza nell’Asia-Pacifico, cooperazione internazionale ma soprattutto economia. Sono questi gli argomenti trattati durante l’incontro fra la presidente sudcoreana Park Geun-hye e il primo ministro indiano Narendra Modi, in visita di Stato a Seoul dopo il viaggio che lo ha portato in Cina. Al momento l’India è il 12mo partner commerciale della Corea del Sud, ma l’intenzione espressa dai due leader è quella di trasformare la relazione bilaterale in “un asset strategico per la crescita reciproca”.
Modi è arrivato nella penisola nella notte del 18 maggio, dopo una breve sosta in Mongolia. L’incontro si è svolto nella “Casa Blu”, la residenza ufficiale della Park, dove i due leader si sono intrattenuti per circa tre ore. Al termine, durante una conferenza stampa congiunta, hanno dichiarato di aver iniziato i negoziati per un trattato economico che – entro il giugno del 2016 – dovrebbe portare Delhi e Seoul a firmare un accordo di libero commercio.
La Park ha chiarito di “voler migliorare dal punto di vista qualitativo il rapporto bilaterale”, che include non soltanto l’economia “ma anche la diplomazia, la sicurezza e un maggiore scambio culturale, scientifico e tecnologico”. Per raggiungere questo obiettivo, è stato fissato un calendario di incontri su base annuale “per rafforzare anche i canali di comunicazione”.
Oggi Modi incontra una delegazione di businessmen sudcoreani per discutere i particolari di questa nuova cooperazione, ma la presidente sudcoreana ha già espresso l’intenzione di stanziare 10 miliardi di dollari per progetti di infrastrutture, sviluppo energetico e agevolazioni fiscali per le aziende coreane che intendono investire in India. Il primo ministro indiano ha ricordato la propria politica del “Make in India” e ha “invitato” a delocalizzare le aziende nel subcontinente indiano.
Questa visita segna un passo avanti nel rapporto fra le due nazioni, che dal punto di vista storico non hanno un passato significativo di cooperazione. Modi spera di poter confermare le previsioni che indicano nell’India “la prossima Cina”, e per farlo ha bisogno degli investimenti delle “tigri economiche” dell’Asia. Dal canto suo, la Corea del Sud vuole smarcarsi dall’eccessiva dipendenza dall’economia cinese – suo primo partner commerciale – e spera di poter allargare il mercato dell’export automobilistico al subcontinente indiano.