Modi alla cattedrale di Delhi nel giorno di Pasqua
Il premier indiano ha compiuto una visita alla chiesa del Sacro Cuore come gesto di attenzione verso i cristiani. E in un tweet ha auspicato che questa festa “faccia crescere lo spirito di armonia nella nostra società”. P. Thelakat ad AsiaNews: "Un fatto positivo che riconosce il pluralismo dell'India. Ora però i cristiani si aspettano anche che esca dal suo silenzio sulla crescente intolleranza anticristiana e controlli gli elementi estremisti all'interno del suo partito".
New Delhi (AsiaNews) – Con un gesto raro e significativo per l’India, in occasione della Pasqua 2023 il premier indiano Narendra Modi si è recato in visita alla cattedrale del Sacro Cuore a Delhi. Modi - accolto dall’arcivescovo mons. Anil Joseph Thomas Couto - si è intrattenuto con i fedeli; ha anche acceso una candela davanti all’immagine del Cristo Risorto e piantato un albero nel giardino del complesso. È stato lo stesso premier a dare ampio risalto alla visita, sulla quale sono state diffuse immagini e un breve video.
In mattinata Modi aveva già dedicato un pensiero un augurio ai cristiani nel giorno di Pasqua con un Tweet sul suo profilo. Nel testo esprime l’auspicio che “questa occasione speciale approfondisca lo spirito di armonia nella nostra società. Possa ispirare le persone a servire la società e ad aiutare gli emarginati. In questo giorno ricordiamo i pensieri pii del Cristo”.
La visita di Modi è stata accolta con soddisfazione dall’arcidiocesi di Delhi. In una dichiarazione riportata dall’agenzia ufficiale indiana Ani il parroco della cattedrale p. Francis Swaminathan l’ha definita “un grande messaggio”. Gli osservatori della politica indiana hanno ricollegato il gesto allo slogan “Sabka Saath, Sabka Vikas”, lanciato dal premier in vista delle elezioni del 2024: un invito alla collaborazione tra le diverse comunità dell’India, Paese dove purtroppo spesso a fare notizia sono le divisioni confessionali alimentate dai nazionalisti indù.
Nei giorni scorsi Modi aveva avuto un incontro a Delhi con Baselios Marthoma Mathews III, la guida della chiesa ortodossa malankarese, di rito siriaco. Il presule gli ha anche rivolto un invito a visitare la sua sede a Kottayam in Kerala. “Siamo felici dei messaggi sulla collaborazione tra le comunità - aveva commentato Baselios Mathews III – ma allo stesso tempo abbiamo problemi in diverse regioni, attacchi contro le chiese cristiane. E questi fatti sono una realtà che va affrontata”.
Anche in Kerala alcuni leader di spicco del Bjp si sono recati in visita alle chiese nel giorno di Pasqua. Un gesto che il leade locale dell'opposizione ha ricollegato alla campagna elettorale, definendolo opportunista e ricordando come - al contrario - proprio in questi giorni un ministro dello stesso partito abbia detto che i cristiani che visitano le case altrui "per operare conversioni" andrebbero picchiati.
Parlando con AsiaNews, p. Paul Thelakat, ex portavoce della Chiesa siro-malabarese, ha commentato: "Accolgo con favore la visita del primo ministro N. Modi alla cattedrale del Sacro Cuore di Delhi nel giorno di Pasqua. È davvero un gesto di festa con i cristiani di questo Paese. Questa è una nazione plurale e sono lieto che il primo ministro abbia celebrato la pluralità dell'India. I cristiani in questo Paese, però, temono l'atteggiamento anticristiano del BJP con la sua ideologia Hundutva. Credo che non si tratti di una trovata politica pre-elettorale, ma di un onesto tentativo di raggiungere tutti in questo Paese. I cristiani si aspettano ora che il primo ministro Modi esca dal suo silenzio sulla crescente intolleranza anticristiana e controlli gli elementi estremisti all'interno del partito. L'atteggiamento cristiano non deve essere né di prostrata astensione né di condanna totale, ma di prudenza politica. È un atteggiamento positivo, ma deve essere rivolto anche alle altre comunità; nessuna sezione della società indiana può essere considerata nemica del Paese e trattata come tale".
29/04/2021 12:15