Ministro degli Esteri ucraino in Pakistan per limitare la collaborazione con la Russia
Le notizie del giorno: proteste a Stepanakert per la situazione del Nagorno Karabakh. Affondato un traghetto in Indonesia. Il governo thai vuole attirare registi e produttori stranieri. In Cina crollato il tetto di una scuola. Inondazioni in Afghanistan e nel resto della regione provocano decine di vittime. Dal Manipur emergono ulteriori dettagli sulle violenze sessuali. Amman e Damasco si incontrano per frenare il traffico di droga.
UCRAINA - PAKISTAN
Il ministro degli esteri ucraino, Dmitrij Kuleba, ha effettuato una visita in Pakistan, dove ha incontrato il suo omologo Bilaval Bhutto-Zardari e il primo ministro Shahbaz Sharif, il primo incontro a questo livello dal 1993. Obiettivo della visita è stato quello di distogliere Islamabad dalla collaborazione con Mosca, da cui acquista petrolio scontato, e iniziare una relazione più stretta con Kiev, sulla base della neutralità riguardo al conflitto in corso.
NAGORNO - KARABAKH
Gli abitanti di Stepanakert, insieme ai politici armeni del Nagorno Karabakh, continuano l’azione di protesta “illimitata” con sit-in di piazza per l’indipendenza della regione, dopo che anche il recente incontro tra i presidenti Aliev e Pašinyan non ha prodotto alcun risultato, e neppure la discussione a Bruxelles tra i ministri della Ue sulla questione, visto che Baku continua a rifiutare di considerare gli armeni dell’Artsakh un interlocutore qualificato.
INDONESIA
Poco dopo la mezzanotte, al largo dell’isola di Sulawesi, è affondato un traghetto con a bordo 40 passeggeri. Le cause dell’incidente non sono ancora note. Finora i soccorsi hanno recuperato i corpi di 15 vittime e ritrovato 19 dispersi. Nonostante gli scarsi standard di sicurezza, gli indonesiano si affidano a piccole imbarcazioni per spostarsi tra le migliaia di isole dell’arcipelago.
THAILANDIA – COREA DEL SUD
Il governo thai sta introducendo ulteriori agevolazioni per attori e produttori stranieri dopo che un episodio di una serie coreana – “King The Land” – ha reso popolare il regno e le sue attrazioni turistiche. In base alle nuove regole i cineasti possono ricevere sconti del 20% per ogni 100 milioni di baht spesi per le riprese in Thailandia. Possono ricevere uno sconto extra del 10% se assumono personale tailandese, promuovono la cultura tailandese e filmano fuori dalle principali destinazioni turistiche.
CAMBIAMENTI CLIMATICI – ASIA MERIDIONALE
Almeno 30 persone sono morte in Afghanistan a causa dei monsoni e altre 13 sono state uccise dalle frane in Pakistan nei giorni scorsi. In India sono stati recuperati una ventina di corpi, ma secondo i soccorsi risultano ancora almeno 50 dispersi. Negli ultimi tre giorni si sono verificate in tutta la regione inondazioni improvvise che hanno ucciso anche centinaia di capi di bestiame.
INDIA
Dopo la diffusione del video in cui alcune donne, madre e figlia, di etnia Kuki vengono molestate e costrette a sfilare nude, sono emersi ulteriori dettagli sulle violenze sessuali perpetrate nello Stato nord-orientale del Manipur, dove da inizio maggio si registrano intensi scontri settari. Anche le donne Meitei sono state vittime di violenza, ma hanno più difficoltà ad esporre denuncia per questioni di onore. Portavoci di entrambe le comunità hanno tuttavia dichiarato di non avere fiducia nel governo indiano per la risoluzione del conflitto.
CINA
Almeno undici persone, di cui la maggior parte ragazzine minorenni, sono morte per il crollo di un tetto di una palestra scolastica nel nord-est della Cina, nella provincia industriale di Heilongjiang. Al suo interno si stava allenando una squadra di pallavolo femminile. Un'indagine preliminare ha rilevato che la perlite, una forma di vetro vulcanico, era stata ammucchiata illegalmente sul tetto assorbendo l'acqua piovana, causando l’incidente.
SIRIA – GIORDANIA
I capi dell’esercito di Siria e Giordania si sono incontrati ieri nel tentativo di frenare il crescente traffico di droga al confine tra i due Paesi, perlopiù gestito da milizie filo-iraniane nel sud della Siria. Amman a maggio ha attaccato un centro di produzione di stupefacenti e ha chiesto a Damasco di cooperare promettendo in cambio la fine dell’isolazionismo del regime di Bashar al-Assad.