Ministro birmano si recherà in visita nei campi profughi dei Rohingya
È la prima volta da quando sono esplose le violenze. Il numero dei Rohingya nei campi profughi continua a crescere. Il viaggio è previsto per l’11 o il 12 aprile, ma non è ancora definito il programma. Tuttora fermo l’accordo sul rimpatrio dei rifugiati.
Naypyitaw (AsiaNews/Agenzie) – Win Myat Ayet, ministro birmano della Providenza sociale, soccorso e reinsediamento, si recherà in visita nei campi profughi dei Rohingya in Bangladesh. Lo ha riferito ieri il ministero bangladeshi degli Esteri.
Previsto per l’11 o 12 aprile, il viaggio non ha ancora un programma definito. È la prima volta che un funzionario del Myanmar visita dei campi profughi nel vicino Bangladesh, da quando sono esplose le violenze nel Rakhine negli ultimi due anni. Queste hanno portato alla fuga centinaia di migliaia di membri della minoranza islamica, accolti nel Paese confinante.
In Bangladesh il numero dei rifugiati continua a crescere, e ora è stimato intorno ai 750mila, in cui sono compresi circa 300mila Rohingya fuggiti nel contesto di precedenti episodi di violenza etnica.
Win Myat Ayet è il vice-capo della task force guidata da Aung San Suu Kyi per la risoluzione della crisi nello Stato del Rakhine, e uno dei funzionari sovraintendenti all’accordo per il rimpatrio dei Rohingya.
I due Paesi hanno raggiunto un accordo lo scorso novembre per iniziare il rimpatrio volontario dei rifugiati che possono provare di aver vissuto in Rakhine da prima del 9 ottobre 2016, quando un attacco dell’Arsa aveva scatenato la violenza etnica. Tuttavia, il processo non ha ancora avuto inizio, mentre gli apolidi Rohingya, soggetti a restrizioni sui movimenti in Myanmar, continuano ad attraversare il confine. Lo scorso 15 marzo, Il Myanmar ha informato il Bangladesh che avrebbe preso in carico meno di 400 rifugiati Rohingya degli oltre 8mila ad aver fatto richiesta per fare ritorno nello Stato occidentale di Rakhine.