Mindanao, il sogno islamico d'indipendenza (Scheda)
Manila (AsiaNews) - L'isola di Mindanao è da molti anni centro della lotta dei musulmani per giungere all'indipendenza dal governo nazionale. I primi scontri ebbero luogo nel 1970, quando i ribelli del Moro National Liberation Front (MNLF) iniziarono un'ardua battaglia contro le forze armate del governo che si concluse solo nel 1976 con la firma di un trattato di pace (Convenzione di Tripoli). Alcuni membri dell'MNLF, insoddisfatti dell'esito delle trattative e credendo di essere traditi dai capi, si staccarono dal gruppo fondando il Moro Islamic Liberation Front (MILF).
La lotta del MILF ha raggiunto il culmine nel 2000 quando, l'allora presidente Joseph Estrada, dichiarò "guerra totale" contro i ribelli. Ma fu una vittoria a caro prezzo: molti civili innocenti persero la vita durante le numerose e sanguinose battaglie e centinaia di famiglie dovettero fuggire dalle loro case per ammassarsi nei campi di raccolta, dove molti bambini persero la vita a causa delle condizioni sanitarie e logistiche.
L'escalation di violenza a Mindanao è continuata con i sanguinosi attentati del gruppo Abu Sayyaf, derivato da un distaccamento del MNLF. Esso ha guadagnato notorietà per i sequestri commessi a scopo di estorsione. I molti tentativi per un accordo tra governo e MILF sono falliti. Ogni parte incolpa l'altra di violare per prima il cessate il fuoco.
Il governo ed i capi del MILF hanno deciso di nuovo di tornare al tavolo delle trattative fissando un incontro a Kuala Lampur nel mese di dicembre.
La ripresa del dialogo è stata favorita dal governo malaysiano, ma soprattutto dalla pressione della Chiesa e dal desiderio della popolazione di Mindanao. (SE SF)
02/12/2013