18/12/2009, 00.00
BANGLADESH
Invia ad un amico

Migranti del Bangladesh, risorsa vitale dell’economia nazionale

di William Gomes
Sono circa 5,5 milioni gli emigrati e contribuiscono per il 12% del Prodotto interno lordo. Dhaka sottolinea il contributo fornito alla crescita del Paese, ma non ha ancora promosso politiche efficaci a loro tutela. Morti sul lavoro e condizioni di clandestinità i problemi più urgenti da risolvere.
Dhaka (AsiaNews) – Sono circa 5,5 milioni i migranti bangladeshi che attualmente sono all'estero in cerca di fortuna. Di questi il 33% è qualificato, il 15% possiede una semi-qualifica e il 48% appartiene alla bassa manovalanza. In concomitanza con la Giornata internazionale del migrante promossa dalle Nazioni Unite, in programma oggi, il presidente Zillur Rahman e il premier Sheikh Hasina sottolineano il “ruolo vitale” degli espatriati per l’economia nazionale. Ma, in molti casi, al prezzo di violenze e soprusi o della vita stessa.
 
Medio oriente e nazioni del Sud-est asiatico sono le principali destinazioni dei migranti bangladeshi, che grazie al loro lavoro contribuiscono per il 12% del Prodotto interno lordo (Pil). Dal 1976 al 2008 oltre 6 milioni di persone sono emigrate in 21 differenti Paesi – tra cui Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Libano, Malaysia, Singapore, Brunei, Gran Bretagna, Italia, Egitto – producendo rimesse complessive per le casse statali superiore ai 56 miliardi di dollari e un trend in continua crescita.
 
Zillur Rahman, presidente del Bangladesh, conferma che “i lavoratori migranti giocano un ruolo vitale per la nostra economia” sia per i capitali di rientro nel Paese che per le conoscenze professionali acquisite all’estero. Il premier Sheikh Hasina aggiunge che essi “aiutano a costruire la nazione e siamo loro riconoscenti”.
 
Ma il contributo dei lavoratori migranti nasconde spesso soprusi e decessi sul luogo di lavoro; il governo nel corso degli anni non ha saputo promuovere politiche a loro tutela. Molti emigrati in Medio oriente lavorano senza ricevere il salario. Circa 8 mila i decessi negli ultimi anni, con una tendenza in continuo aumento: 788 nel 2004; 1248 nel 2005; 1402 nel 2006; 1673 nel 2007; 2237 nel 2008.
 
I migranti, inoltre, devono investire cospicue somme di denaro per trasferirsi all’estero. Secondo un rapporto della Banca mondiale il 28% degli espatriati raccolgono i soldi necessari per la partenza dando fondo ai risparmi; il 21% riceve denaro da parenti e amici; il 12% vende i propri beni.
 
Con il rischio, una volta partiti, di non ricevere nemmeno il permesso di soggiorno. Diverse fonti indicano che vi sono 5 milioni di lavoratori bangladeshi irregolari in India. Dal 2000 al 2006 sono state 86.681 le espulsioni, con una media annuale superiore ai 12mila.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Rapporto Onu: Peggiora la fame nelle aree di guerra in Medio oriente
31/01/2018 08:44
Papa: c'è un diritto a non emigrare, ma solo la solidarietà tra i popoli può garantirlo
11/05/2023 13:48
Onu: il 90% delle popolazioni del mondo arabo soffre per mancanza d’acqua
31/03/2023 10:20
Cambiamento climatico: il Medio oriente potrebbe diventare un deserto
31/08/2018 12:05
Nel ricordo dei vescovi di Aleppo, una ‘giornata ecumenica’ per gli scomparsi
17/04/2023 10:48


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”