Migliori rapporti fra Usa e Hanoi se migliora il rispetto dei diritti umani
Hanoi (AsiaNews) – I rapporti fra Stati Uniti e Vietnam potranno migliorare sempre più se migliora anche il rispetto dei diritti umani nel Paese. E’ quanto John Kerry, segretario di Stato Usa ha affermato in varie occasioni durante la sua visita nella capitale vietnamita.
Kerry si è fermato in Vietnam dal 6 all’8 agosto per celebrare i 20 anni della normalizzazione dei rapporti fra i due Paesi.
Parlando il 7 agosto scorso sul tema “Stati Uniti d’America e Vietnam verso il futuro”, egli ha sottolineato che sebbene entrambi i Paesi rispettano i loro sistemi politici differenti, il governo vietnamita dovrebbe condividere I diritti umani universali e la democrazia. Solo in questo modo le relazioni bilaterali fra i due “andranno avanti”, promuovendo la fiducia e reciproca. Egli ha anche detto che il rispetto per i diritti umani servirà gli interessi del Vietnam.
Pochi mesi fa, nel giugno 2015, nel rapporto annuale sui diritti umani, il Dipartimento di Stato Usa ha fatto notare che in Vietnam vi è “una stretta limitazione dei diritti politici dei cittadini” e ha criticato “attacchi, arresti, imprigionamenti arbitrari da parte della polizia verso dissidenti pacifici”.
“Solo voi – ha detto Kerry – potete decidere il ritmo e la direzione di questo processo nel costruire la nostra collaborazione, ma sono sicuro che avrete notato che le amicizie più strette dell’America nel mondo sono con quelle nazioni he condividono un impegno su certi valori”.
Da parte sua, Kerry ha spinto per una maggiore cooperazione nel campo dell’economia, del commercio, delle leggi marittime, dell’educazione, come pure sugli impegni derivanti dalle conseguenze della guerra in Vietnam.
In 20 anni, il commercio Usa-Vietnam è passato da 351 milioni di dollari nel 1995 agli attuali 36 miliardi. Ma c’è una crescente collaborazione anche nel campo della sicurezza. Vietnam e Usa sono entrambi preoccupati dall’escalation di potenza militare e marittima della Cina nel mar Cinese meridionale, in particolare sulla lotta per la sovranità delle isole Spratlys e Paracel.
Il governo degli Stati Uniti ha sempre dichiarato che esso non prende posizione nella disputa, ma sostiene la ricerca di una soluzione attraverso mezzi pacifici e nel rispetto delle leggi internazionali. In ogni modo, nella crescente collaborazione che caratterizza il rapporto col Vietnam, lo scorso anno, il presidente Barack Obama ha sbloccato la vendita di armi letali per i guardiacoste vietnamiti.
John Kerry ha dichiarato che gli Usa non faranno nuovi passi per ridurre l’embargo sulle armi, a meno che il Vietnam non migliori il rispetto dei diritti umani nel Paese.