Migliaia di persone ai funerali delle insegnanti cristiane Kachin, stuprate e uccise dai militari
Yangon (AsiaNews) - Questa mattina a Myitkyina, capitale dello Stato Kachin, nel nord del Myanmar al confine con la Cina, una folla commossa (nella foto) ha partecipato ai funerali delle due giovani cristiane stuprate e uccise da militari birmani il 19 gennaio scorso nello Stato Shan. Maran Lu Ra, 20 anni, e l'amica Tangbau Khawn Nan Tsin, un anno più grande, erano due insegnanti volontarie appartenenti alla comunità Kachin Baptist Convention; entrambe avevano deciso di dedicare parte della loro vita all'educazione dei bambini dei villaggi più sperduti e remoti del Myanmar.
Migliaia di persone, munite di nastri bianchi e foto, hanno voluto essere presenti alle esequie delle ragazze, i cui corpi presentavano segni di torture e violenze brutali. A rinvenire i cadaveri, all'interno del compound della chiesa in cui erano alloggiate, sono stati gli stessi alunni del villaggio di Shabuk-Kaunghka, insospettiti dal loro ritardo alle lezioni del mattino.
Fonti locali nella zona in cui è avvenuto il crimine, dietro anonimato per timore di ritorsioni, affermano che Maran Lu Ra e Tangbau Khawn Nan Tsin presentavano segni di violenza sessuale sui loro corpi. Inoltre, all'esterno dell'edificio erano ben visibili tracce di scarponi in uso fra i militari. Proprio in quei giorni poco distante dal villaggio era stanziato un battaglione dell'esercito birmano, impegnato in queste settimane in una serie di raid contro gruppi ribelli delle minoranze etniche nei territori Kachin e Shan.
Attivisti birmani e organizzazioni internazionali chiedono di far luce sulla vicenda e punire i responsabili; il governo ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sugli omicidi, ma il timore è che si tratti di un annuncio di facciata e i colpevoli resteranno impuniti. Khon Ja Labang, leader cattolica già membro del movimento Kachin Peace Network, impegnata nella pacificazione delle aree teatro di conflitti etnici, chiede con forza "una indagine indipendente" per chiarire le responsabilità
Intanto cerimonie funebri si sono svolte anche in altre parti del Paese: a Yangon un centinaio di persone hanno partecipato a una funzione per le due giovani Kachin, che si è svolta nei pressi del monumento per l'Indipendenza al Maha Bandula Park. Fra i partecipanti vi erano anche rappresentanti della Women's League for Burma (Wlb) e della Women's Organisation Network of Myanmar (Wonm). Anche gli abitanti della cittadina di Mai Ja Yang, in territorio Kachin, poco distante dal confine con la Cina, hanno voluto rendere omaggio alle due ragazze.
Il Myanmar è composto da oltre 135 etnie, che hanno sempre faticato a convivere in maniera pacifica, in particolare con il governo centrale e la sua componente di maggioranza birmana. In passato la giunta militare ha usato il pugno di ferro contro i più riottosi, fra cui gli Shan e i Kachin nell'omonimo territorio a nord, lungo il confine con la Cina. Divampata nel giugno 2011 dopo 17 anni di relativa calma, la guerra ha causato decine di vittime civili e almeno 200mila sfollati; nell'agosto scorso i vescovi della regione hanno lanciato un appello per la pace, auspicando una soluzione "duratura" al conflitto.