Metropolita ortodosso: Pechino conceda una vera libertà religiosa
di Kevin Wang
L’arcivescovo Nikitas Lulias, metropolita greco-ortodosso del Territorio e dell’Asia del Sud-Est, ha invitato il governo cinese a riconoscere l’ortodossia fra le religioni ufficiali ed ha espresso preoccupazione per la situazione dei cristiani in Asia.
Hong Kong (AsiaNews) – Il metropolita greco-ortodosso del Territorio e dell’Asia del Sud-Est ha chiesto al governo di Pechino una piena libertà religiosa per tutte le confessioni presenti nel Paese ed ha espresso preoccupazione per la situazione dei cristiani in Asia.
In un’intervista ad un settimanale cattolico di Hong Kong, l’arcivescovo Nikitas Lulias ha spiegato di non essere d’accordo con la politica del governo cinese in materia di religioni, dato che questo non riconosce l’ortodossia fra le cinque “religioni ufficiali” del Paese (cattolicesimo, cristianesimo protestante, islam, buddismo e taoismo).
Questo Inoltre, ha aggiunto, è “ancora più dannoso se si guarda ai cambiamenti che avvengono in Cina, un Paese in pieno sviluppo. Le religioni dovrebbero godere di piena libertà religiosa, perchè accanto all’economia presto avverranno dei cambiamenti sociali reali”.
Il metropolita, che risponde al Patriarca ecumenico di Costantinopoli, ha poi sottolineato come sia “difficile” la situazione dei cristiani in molti dei Paesi asiatici che ricadono sotto la sua giurisdizione spirituale: “I cristiani sono sempre più spesso vittima di fanatismo ed odio ingiustificato. Noi dobbiamo pregare affinché la loro situazione migliori al più presto”.
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