Metropolita di Mosca: “Incoraggianti” segnali di dialogo con gli ortodossi
Mons. Kondrusiewicz commenta gli ultimi sviluppi dei rapporti Mosca – Vaticano, rinnova l’invito del papa alla testimonianza comune contro le sfide della contemporaneità e ai politici ortodossi e cattolici: “Difendete i valori cristiani di vita e famiglia”.
Mosca (AsiaNews) – Segni “incoraggianti” di possibili progressi del dialogo tra Vaticano e Patriarcato russo ortodosso “sia sul piano interreligioso che politico”. Così il metropolita di Mosca, Tadeusz Kondrusiewicz, commenta le ultime dichiarazioni che da Russia e Vaticano lasciano intendere movimenti nei rapporti da sempre tesi tra le due Chiese cristiane e invita gli esponenti di entrambe le confessioni a una “comune testimonianza cristiana”.
Il 7 maggio, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha invitato a Mosca mons. Giovanni Lajolo, segretario per i Rapporti con gli Stati; in contemporanea, il patriarca ortodosso di tutte le Russie, Alessio II, si è detto intenzionato a voler collaborare con il Vaticano nella difesa dei valori cristiani in Europa.
“I sempre più frequenti contatti bilaterali – dichiara il metropolita ad AsiaNews – aiuteranno a sciogliere il ghiaccio tra cattolici e ortodossi e contribuiscono ad aumentare la fiducia reciproca”. “Per eliminare i problemi accumulati – continua – bisogna almeno incontrarsi e dialogare e questa necessità nell’ultimo periodo sembra essere diventato più visibile”.
Kondrusiewicz mette in rilievo l’importanza di due dichiarazioni di Alessio II, emerse nel suo incontro con il presidente della Camera italiana dei deputati, Pier Ferdinando Casini: quella di “resistere insieme alle negative tendenze anti-cristiane del mondo contemporaneo'' e quella sulle “buone speranze” che il patriarca ortodosso ripone nel nuovo Papa.
“Da anni, come cattolici – aggiunge il metropolita – sottolineiamo il bisogno di una testimonianza comune per affrontare in modo efficace le sfide del secolarismo contemporaneo”. In questo senso le parole di Alessio II sono “incoraggianti”.
La comune testimonianza cristiana, però, deve riflettersi anche nell’azione dei politici. Mons. Kondrusiewicz porta come esempio il “coraggio di difendere i valori cristiani”, dimostrata da Rocco Buttiglione - attuale ministro italiano per i Beni culturali – che “non ha rinunciato alla sua fede per perseguire la carriera politica all’interno dell’Unione europea”.
Il metropolita spera che anche “i politici di fede ortodossa si battano senza compromessi a favore degli obiettivi e delle priorità tracciate dalla Chiesa, “prima di tutto la difesa della vita e della famiglia”. “Su questi punti – ricorda Kondrusiewicz - Vaticano e Mosca sono già uniti”.
Commentando l’incontro di Lavrov con il Segretario di Stato vaticano, card. Angelo Sodano, il metropolita sottolinea l’importanza della collaborazione per contrastare l’estremismo religioso: “Potremmo fare molto non solo lavorando insieme non solo a livello statale, ma anche interconfessionale”. (MA-VK)
29/05/2014
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