Messaggio del Papa per le vittime della sciagura ferroviaria
Seoul (AsiaNews) - Il Papa e' stato "profondamente colpito" nell'apprendere la tragica perdita di tante vite, dovuta all'incidente ferroviario di Ryongchon, nella Corea del Nord ed ha inviato suoi messaggi, uno all'arcivescovo Andrew Choi Chang-mou, presidente della Conferenza episcopale di Corea, nel quale assicura la propria vicinanza nella preghiera alle famiglie colpite ed ai feriti e raccomanda i deceduti alla caritatevole pietà di Dio, ed uno a Kim Yong-nam, presidente del Comitato Permanente del parlamento della Nord Corea nel quale esprime a tutti i colpiti la propria profonda vicinanza e le sue condoglianze.
Notizia del messaggio di Giovanni Paolo II, a firma del cardinale segretario di Stato Angelo Sodano, e' stata data da mons. Choi Chang-mou.
Dal canto suo l'arcivescovo di Seoul, Nicholas Cheong Jin-suk, che e' anche amministratore apostolico di Pyongyang, diocesi nella quale e' accaduto l'incidente, ha invitato i cattolici ad una raccolta straordinaria di fondi per aiutare la Corea del Nord che già sofferente per la fame ha visto la situazione peggiorare ancora di più a causa dell'incidente.
L'arcivescovo ha sottolineato che normalmente la Corea del Nord non permette che la gente che vive all'estero sappia cosa accade nel Paese, ma in questa occasione ha ufficialmente chiesto aiuto alla comunità internazionale. E "alleviare le sofferenze delle persone è la vera ragione dell'esistenza della Chiesa". Il Comitato della diocesi di Seoul per la riconciliazione del popolo coreano ha annunciato un piano per raccogliere fondi, che prenderà il via la prossima settimana, con l'aiuto della stampa cattolica. Ma la situazione è talmente urgente che il Comitato sta mandando 80.000 dollari di cibo, vestiti e materiale per la ricostruzione che la Chiesa nord-coreana ha chiesto il più urgentemente possibile.
Anche mons. Gabriel Chang, presidente della Caritas coreana, ha lanciato una campagna nazionale per raccogliere fondi di emergenza e ha deciso di lavorare in stretta collaborazione con la Caritas internazionale, che ha già inviato 200 mila dollari in aiuti.
Chang Jae-eon, presidente dell'Associazione cattolica nord-coreana, ha ringraziato i cattolici sud-coreani per la sollecitudine fraterna e ha chiesto loro di inviare qualsiasi cosa possa aiutare ad alleviare le sofferenze delle vittime, come cibo, vestiti, materiali di costruzione (camion, escavatrici, gru, cavi elettrici).