Mers, prima vittima in Asia: un malaysiano di ritorno dal pellegrinaggio alla Mecca
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - Un uomo malaysiano, di ritorno da un pellegrinaggio in Arabia Saudita, è la prima vittima accertata in Asia della Mers, la Sindrome respiratoria mediorientale provocata dal Coronavirus; si tratta di una patologia molto simile alla Sars che - divampata nel 2003 - ha ucciso almeno un migliaio di persone, con le autorità di Pechino sotto accusa per aver taciuto a lungo sulla pandemia. Tuttavia, il virus della Mers sarebbe di gran lunga più mortale del precedente: difatti il tasso di vittime si aggira attorno al 50%, rispetto al 10% della Sars. Intanto il dipartimento filippino della Sanità ha messo in isolamento un infermiere - lavoratore migrante - di ritorno dagli Emirati Arabi Uniti, dopo essere risultato positivo al mortale coronavirus.
S. Subramaniam, ministro malaysiano della Sanità, riferisce che la Sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus è la causa ufficiale della morte di un uomo di 54 anni, rientrato nel Paese il 29 marzo scorso dopo essere dato alla Mecca, per il tradizionale pellegrinaggio islamico. Si tratta del primo caso accertato del virus in Malaysia.
La vittima presentava febbre alta, tosse e problemi respiratori; le autorità sanitarie lo hanno ricoverato il 10 aprile. Tuttavia, egli è deceduto tre giorni più tardi, aggiunge il ministro, "vittima di una forte polmonite" originata dal virus. Le autorità sanitarie riferiscono che, al momento, non vi è una cura specifica per combattere la patologia e che, oltretutto, vi sono poche informazioni circa le sue origini e le modalità di trasmissione.
Le autorità stanno compiendo una attenta opera di prevenzione e controllo, incluso il monitoraggio delle persone di quanti sono entrati a contatto con la vittima. Per questo i passeggeri a bordo di due voli Jeddah-Kuala Lumpur del 29 marzo si sono dovuti presentare ai distretti sanitari.
Nel frattempo anche le Filippine registrano il primo caso di virus, come conferma il ministro della Sanità Enrique Ona. Si tratta di un infermiere, entrato in contatto con un paramedico (sempre filippino) deceduto la scorsa settimana negli Emirati Arabi Uniti a causa dell'infezione. L'uomo e i suoi familiari sono stati posti in regime di isolamento in ospedale. Finora nessuno dei parenti avrebbe sviluppato i sintomi della malattia; anche l'uomo, pur contagiato, al momento "non è malato" però "è ancora contagioso".
Stime ufficiali dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), aggiornate al 16 aprile, riferiscono che vi sono 238 casi confermati di Mers in 10 diversi Paesi; le vittime sinora accertate sono 92.
11/06/2021 08:32
18/12/2020 13:24