Mercati asiatici scioccati da una vittoria di Donald Trump
Tutte le borse sono in discesa, con Mumbai che perde fino al 6%. Sale il valore dell’oro come bene di rifugio. Le futures del Dow Jones perdono il 4%. Sorprese a Shenzhen. Trump dichiarato 45mo presidente degli Stati Uniti.
Hong Kong (AsiaNews) – Le borse asiatiche sono in caduta fino al 6% mentre emerge la possibilità che il candidato repubblicano Donald Trump possa diventare il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Tutti i maggiori mercati della regione sono in discesa, con un chiaro muoversi dei capitali verso beni di rifugio come l’oro o lo yen. Il valore dell’oro è salito a 1.337,38 dollari l'oncia contro 1.268,30 all’inizio del mattino.
Il Nikkei del Giappone è sceso del 5,2%; l’Hang Seng di Hong Kong del 3,8; la borsa di Shanghai dell’1,6. In Australia il mercato ha perso il 2,1 e Seoul è scesa del 3,1. In India Mumbai ha perso il 6%, anche per la campagna del premier Modi contro la corruzione
Durante la campagna elettorale Donald Trump ha sottolineato che avrebbe protetto l’economia americana e questo è visto come negativo dalle economie asiatiche che si basano sull’export verso gli Usa. La Clinton era invece vista come “un diavolo che si conosce già”.
Da notare anche la discesa del prezzo del petrolio. Il West Texas Intermediate (WTI) ha perso 1,56 dollari a 43,42 dollari. Il Brent ha perso 1,41 dollari, a 44,63 dollari.
Le futures del Dow Jones sono proiettate a perdere il 4% all’apertura del mercato di New York.
Una curiosità: le azioni di una compagnia di Shenzhen (Cina) ha guadagnato il 5% questa mattina. Il suo nome in cinese, Chuan Da Zhi Sheng, significa più o meno “Trump forse vincerà”.
Prima della fine del conteggio, ma già con i numeri dalla sua, Trump è divenuto il 45mo presidente degli Stati Uniti. Trump, senza nessuna preparazione alla politica, ha corso una campagna piena di slogan nazionalisti, con pesanti colpi contro l’immigrazione e le regole del mercato internazionale. Hillary Clinton ha puntato sull’essere la possibile prima presidente Usa al femminile, esibendo le sue capacità mostrate come segretario di Stato nel primo mandato di Barack Obama. Ma proprio questa sua “esperienza” ha dato l’impressione all’elettorato di essere parte di un “sistema politico” lontano dalle preoccupazioni di tutti i giorni della gente.
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