Melaka, ordinati tre sacerdoti. P. Lee: La rinuncia al matrimonio per offrire tutto a Dio (I - video)
Ultimo di tre figli, p. Martinian è cresciuto in una famiglia cattolica, il suo “primo seminario”. All’età di 12 anni, desiderava diventare prete. In età adulta, le sue aspirazioni erano una famiglia, una carriera e una “buona vita”. La svolta durante un incontro con mons. Paul Tan Chee Ing.
Kuala Lumpur (AsiaNews/HeraldMalaysia) – La Chiesa malaysiana festeggia l’ordinazione di tre nuovi sacerdoti: p. Martinian Lee Hock Chuan (37 anni), p. Paul Sia Chau Kiang (62) e p. Alexuchelvam Mariasoosai (42). Ecco la prima delle tre storie. (Testo di Lavinia Louis, traduzione a cura di AsiaNews).
Rinunciare al matrimonio, per donare sé stesso a Dio “non è un sacrificio, poiché è la migliore offerta che si possa fare alla persona che più si ama”. È quanto afferma p. Martinian Lee Hock Chuan, 37enne ordinato sacerdote insieme a p. Paul Sia Chau Kiang e p. Alexuchelvam Mariasoosai lo scorso 6 novembre, presso la chiesa di Santa Teresa a Melaka (nel sud della penisola malese). Officiata dal vescovo locale, mons. Anthony Bernard Paul, la cerimonia (foto-video) ha visto la partecipazione di tutta la comunità in festa. I fedeli hanno gremito la chiesa, al punto che molti di loro hanno seguito la funzione all’esterno dell’edificio o nei locali della parrocchia, grazie a schermi video e amplificatori sonori.
Ultimo di tre figli, p. Martinian è cresciuto in una famiglia cattolica, che egli definisce il suo “primo seminario”. Sebbene molto attivo nella vita della parrocchia di Santa Teresa, il ragazzo non aveva una “relazione personale” con Gesù. Tuttavia, ha lentamente imparato a conoscerlo attraverso i rapporti che ha costruito all'interno della comunità. “Ho sempre pensato che più mi davo da fare in chiesa, più ero cattolico. Ma mentre crescevo, mi sono reso conto che sapevo molto poco della mia fede. La mia relazione con Gesù doveva andare oltre il semplice fare. Avevo bisogno di stringere amicizia con la Bibbia. Avevo bisogno di una vita di preghiera”, racconta il sacerdote.
All’età di 12 anni, p. Martinian scrisse un tema in cui dichiarava il desiderio di diventare prete. In età adulta, la sua aspirazione era diventata avere una famiglia, una carriera e godersi una “buona vita”. “Tuttavia – prosegue – sentivo che qualcosa non era giusto. Una sensazione profonda cercava di dirmi che il matrimonio non era per me. Naturalmente, negavo, ma Dio era molto gentile nel suo approccio e non mi ha mai abbandonato”. “La mia vita non stava dando gloria a Dio, perché non stavo vivendo la Sua volontà. Mi mancavano la vera gioia e la libertà. Dopo molti anni, ho capito che Dio non mi avrebbe lasciato solo. Ero stanco di scappare da Lui e così ho deciso di dire sì. Subito, nel mio cuore ho sentito un senso di pace e calma. Provavo una gioia e libertà che non avevo mai conosciuto prima. All’improvviso, la paura non mi afferrava più. Mi sentivo come se potessi volare. Fu allora che capii che Dio mi stava davvero chiamando al sacerdozio”, dichiara p. Martinian.
La svolta è arrivata durante un incontro con mons. Paul Tan Chee Ing, vescovo emerito di Melaka-Johor. Il presule ha chiesto a Lee di rinunciare alla sua vita e servire Dio come sacerdote. “Ho risposto che non ero abbastanza ‘santo’ e questo mi rendeva indegno di essere un prete. Gli ho detto che avevo una ragazza, volevo sposarmi e mi sarebbe piacerebbe avere dei figli miei”. Mons. Tan ha risposto: “È fantastico! Significa che capisci cos'è l'amore e vogliamo che i sacerdoti comprendano il significato dell'amore. Devi fare un atto di fede. Ciò significa che di fronte a te c'è un buco profondo e oscuro e devi saltare in quel buco, ma confidando che Dio ti afferrerà sano e salvo tra le sue braccia”. “Quella conversazione – ricorda p. Martinian – mi ha commosso fino alle lacrime. Sapevo allora che questa era la volontà di Dio”.
21/02/2019 11:36