Marawi, assalto all’ultima roccaforte islamista. Uccisi i due leader
Circa 40 militanti stanno ancora combattendo in una zona residenziale sul lago di Lanao. Nelle mani dei terroristi vi sono ancora 50-100 ostaggi. Le truppe avanzano con cautela. Il conflitto potrebbe concludersi entro la fine di questa settimana.
Manila (AsiaNews/Agenzie) – Le Forze di sicurezza filippine hanno ucciso questa mattina i leader delle centinaia di militanti islamici che dallo scorso 23 maggio stringono d'assedio la città di Marawi, nell’isola di Mindanao. Delfin Lorenzana, Segretario alla Difesa filippino, riferisce che Isnilon Hapilon ed Omar Maute (foto) sono morti durante un’offensiva condotta oggi dalle truppe governative, pianificata dai militari per scacciare i guerriglieri dalla loro ultima roccaforte.
Il presidente Rodrigo Duterte ha annunciato la scorsa settimana che si aspettava che i combattimenti finissero ieri. I militari si sono spinti nell'ultima roccaforte conosciuta dei militanti con incursioni aeree e assalti delle Forze speciali. Un soldato è morto e almeno altri 20 sono rimasti feriti nelle operazioni.
Il colonnello dell’esercito Romeo Brawner ha dichiarato ieri che più di 1.000 persone sono state uccise nella violenze di Marawi, tra cui almeno 800 militanti. L’ufficiale ha riferito che circa 40 militanti stanno ancora combattendo in una piccola zona residenziale sul lago di Lanao. Con essi vi sono un centinaio di parenti, oltre ai civili ancora in ostaggio.
Il generale Restituto Padilla, portavoce militare, afferma che il conflitto potrebbe concludersi entro la fine di questa settimana, aggiungendo che nell’offensiva di oggi sono stati liberati almeno 17 ostaggi, inclusa una donna ed un neonato. Tuttavia, dichiara il generale, le truppe avanzano con cautela per via delle preoccupazioni circa la sicurezza delle 50 – 100 persone ancora nelle mani dei terroristi.
23/10/2017 08:51
12/12/2022 13:26