Manovre militari cinesi intorno Taiwan minacciano il commercio mondiale
Decine di navi costrette a evitare lo Stretto di Taiwan, dove passa quasi il 50% del traffico container mondiale e l’88% delle imbarcazioni di maggiore stazza. Problemi anche per il trasporto aereo. Secondo Tokyo, quattro missili sparati ieri dai cinesi hanno sorvolato la capitale taiwanese.
Taipei (AsiaNews) – Le esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan stanno creando problemi al traffico commerciale globale, come preventivato da molti esperti. Lanciate ieri in riposta alla recente visita nella capitale taiwanese della speaker della Camera Usa dei rappresentanti, Nancy Pelosi, le manovre di Pechino hanno di fatto chiuso lo Stretto di Taiwan.
Per evitare di incrociare le zone di operazione indicate dal governo cinese, decine di navi di diverso tipo hanno cambiato rotta e sono passate a est di Taiwan, compiendo un percorso più lungo. L’aumento della distanza da coprire insieme a quello dei costi di assicurazione in una situazione di crisi fanno lievitare i prezzi di trasporto, alimentando ancor di più l’inflazione a livello globale. Lo stesso discorso vale per il traffico aereo.
Come calcolato da Bloomberg, nei primi sette mesi dell’anno quasi la metà del commercio container mondiale è passato attraverso lo Stretto di Taiwan; il dato per le navi di maggiore stazza è dell’88%. L’interruzione della via di comunicazione marittima minaccia gli stessi interessi cinesi, considerato che gli esportatori in Cina usano in larga parte questo braccio di mare per far arrivare le proprie merci negli Usa e in Europa.
Osservatori fanno notare che quanto sta accadendo in questi giorni è solo un assaggio dei problemi che le catene globali di approvvigionamento avranno in caso di una invasione cinese di Taiwan: uno scenario potenzialmente peggiore di quello che si ha con gli effetti della guerra in Ucraina e dei ripetuti lockdown in Cina per il Covid-19.
Oggi le operazioni militari cinesi vicino a Taiwan rimangono intense. Decine di navi e aerei da guerra di Pechino hanno oltrepassato la “linea mediana” che informalmente divide lo stretto tra il territorio taiwanese e la Cina. Con ogni probabilità il regime cinese vuole modificare lo status quo degli ultimi decenni: un modo per affermare che lo Stretto di Taiwan è territorio sovrano della Cina e non uno spazio internazionale.
Intanto Tokyo sostiene che quattro dei cinque missili balistici sparati ieri dalle Forze armate di Pechino sulla zona economica esclusiva giapponese hanno sorvolato prima Taipei. Sarebbe la prima volta che accade, anche se il ministero cinese degli Esteri non conferma quanto dichiarato dalle autorità nipponiche.