Manmohan Singh: Nuove infrastrutture, per rilanciare l’economia dell’India
Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - L'India realizzerà autostrade, porti, aeroporti e altre nuove infrastrutture, per far ripartire l'economia del Paese. Questa la proposta del primo ministro Manmohan Singh, che ha dichiarato: "In tempi così difficili, dobbiamo fare tutto il possibile per ridare vita a investimenti e affari, pubblici e privati". Dopo anni di grande espansione economica, il 2012 è iniziato in salita per il Paese: il tasso di crescita è stato il più lento degli ultimi 10 anni, a cause di un forte deficit commerciale e scarsi investimenti. I lavori dovrebbero partire entro al chiusura di questo anno fiscale (2012/2013), ed essere completati nei prossimi cinque anni. Il costo complessivo è stimato intorno a 1000 miliardi di dollari.
Tra i progetti presentati da Sing vi sono: 9.500 km di strade; tre nuovi aeroporti a Navi Mumbai, Goa e Kannur; almeno tre o quattro di cinque aeroporti - Lucknow, Varanasi, Coimbatore, Trichy e Gaya - saranno ristrutturati in linea con standard internazionali; due nuovi snodi per l'aviazione militare; due nuovi porti in Andhra Pradesh e West Bengal.
Il progetto è imponente, e per questo il premier ha richiamato il governo alla compattezza: "La sfida è quella di lavorare insieme per raggiungere questi obiettivi. Voglio esortare tutti i ministri a collaborare e risolvere in fretta eventuali differenze o ostilità che potrebbero sorgere strada facendo".
Singh sta attraversando uno dei periodi più difficili dal 2004, anno d'inizio del suo mandato come primo ministro. Stretto tra deficit commerciale, inflazione elevata, deprezzamento della rupia e la lunga serie di scandali legati alla corruzione, il governo deve reagire alla crisi economica e sociale che il Paese sta attraversando. Con il lancio di questi progetti, la speranza è di attrarre nuovi investimenti, per riguadagnare consensi prima delle prossime elezioni generali, previste per il 2014.