Manila: archiviato il Covid, milioni di fedeli in processione per il Nazareno Nero
Due milioni di persone hanno partecipato oggi nella capitale al tradizionale evento, fra i più importanti e partecipati per la Chiesa filippina. La statua racchiusa in una teca di vetro, per scongiurare gli assalti della folla. La prima celebrazione senza particolari restrizioni, dopo le chiusure e i vincoli imposti dalla pandemia.
Manila (AsiaNews) - Fino a due milioni di fedeli hanno partecipato oggi, a Manila, alla processione del “Nazareno Nero”, evento fra i più importanti per la Chiesa nelle Filippine, il solo Paese a maggioranza cattolica in Asia e legato alla centenaria statua in legno del Cristo. Ogni anno la Traslazione della scultura sacra dal sito originario, la chiesa di s. Nicola da Tolentino, alla parrocchia di Quiapo, nella capitale, conclude una novena (31 dicembre-9 gennaio) e vede la massiccia partecipazione di persone in preghiera per chiedere una grazia o un miracolo personale. Negli ultimi tre anni la festa ha subito cancellazioni o si è svolta in tono minore a causa della pandemia di Covid-19; per questo, l’attuale edizione rappresenta un momento di ulteriore festa e rilancia il legame dei fedeli con Gesù che porta la croce.
La statua storica del Nazareno Nero, a grandezza naturale e rivestita di vetro per impedire ai fedeli di arrampicarsi come avveniva in passato, sfila in processione nel cuore di Manila dopo una messa celebrata all’alba. Un evento dal forte significato spirituale e votivo e che rivela lo stretto legame fra fede, società e tradizione. Quest’anno lungo il percorso le autorità hanno dislocato oltre 15mila addetti alla sicurezza e personale medico, pronti a intervenire in caso di emergenza. Due milioni i fedeli che hanno preso parte al (lento) cammino verso la chiesa di Quiapo, secondo le prime stime ufficiose: fra la gente è pratica comune rendere omaggio alla statua, che avrebbe poteri “magici e guaritivi”, tanto che basterebbe toccarla - da qui la scelta di chiuderla in una teca, per scongiurare incidenti - per guarire da malattie incurabili o ingraziarsi la sorte.
P. Hans Magdurulang, portavoce dell’edizione 2024 del Nazareno, riferisce ad AsiaNews che sin dalle prime ore del mattino vi erano già oltre 1,3 milioni di fedeli, la maggior parte dei quali “a piedi nudi”. Dori Hael Marquez, madre di due bambini piccoli, racconta di essere una “devota” del Nazareno nero “da decenni. Ho ricevuto continuamente miracoli da Lui”. Le fa eco Mavic Duque, madre di sei figli ormai grandi, che confida: “Grazie mille, nostro amato Signore Gesù Nazareno, per le tue benedizioni su di noi e per la nostra salvezza nella vita quotidiana. Tu ci guiderai sempre. Viva Nuestra Jesus Nazarene”. Luzviminda Parada, impiegata settore privato, aggiunge: “In mezzo a un mare vibrante di devoti, la Festa del Nazareno Nero si svolge come una potente celebrazione della fede, dell’unità e dello spirito duraturo che ci lega in questo viaggio sacro”.
Nelle Filippine, oltre l’82% dei circa 110 milioni di abitanti è cattolico. Tra le celebrazioni di carattere religioso, la processione del “Nazareno nero” è fra le più famose e partecipate. La statua rappresenta Gesù piegato sotto il peso della Croce. Essa è stata portata a Manila da un sacerdote agostiniano spagnolo nel 1607 a bordo di una nave proveniente dal Messico. Secondo la tradizione l’imbarcazione ha preso fuoco durante il viaggio, ma l’immagine del Cristo è scampata miracolosamente all'incendio assumendo il nero. In passato un prelato filippino, mons. Sabino Vengco, affermava che il colore scuro è legato all’uso di legno di mesquite. La processione ricorda il primo spostamento della statua, avvenuto il 9 gennaio 1767. Lungo tutto il percorso (sette chilometri) della Traslazione, che dura diverse ore, i fedeli si accalcano per toccare o baciare la scultura in segno di devozione creando enormi assembramenti. Per questo l’evento negli ultimi anni è stato cancellato o ha subito pesanti restrizioni in tema di prevenzione e sanità pubblica.