Manila vuole impedire a Maria Ressa il viaggio a Oslo per il Nobel per la pace
Avendo subito una condanna, la giornalista ha bisogno di un’autorizzazione della Corte d’Appello per uscire dalle Filippine. L’avvocatura generale dello Stato, esprimendo parere contrario, l’ha definita “un rischio volante” per il Paese. Solo due volte a un Nobel fu impedito di partecipare alla cerimonia: nel 2010 al dissidente cinese Liu Xiabo e nel 1935 al giornalista antinazista Carl von Ossietzky.
Manila (AsiaNews/Agenzie) – Maria Ressa è un “pericolo volante” per la Filippine. E, pur un essendo un premio Nobel un riconoscimento prestigioso, non è dimostrata “la necessità e l'urgenza del suo viaggio a Oslo”. Con queste motivazioni l’avvocato generale dello Stato, Jose Calida, ha espresso il parere contrario delle autorità di Manila al viaggio con cui Maria Ressa, la giornalista fondatrice del sito indipendente Rappler, dovrebbe recarsi a Oslo per ricevere il 10 dicembre il premio Nobel per la pace 2021, a lei assegnato insieme al collega russo Dmitry Muratov.
Avendo subito nel 2020 una condanna per diffamazione la giornalista è sottoposta all’obbligo di ottenere il premesso della Corte d’appello per poter lasciare il Paese. Attualmente si trova all’Università di Harvard, negli Stati Uniti, per un ciclo di conferenze per il quale ha ottenuto il via libera dall’organo giudiziario dopo l’annuncio del Nobel. Nell’istanza Maria Ressa - che in precedenza si era vista rigettare istanze simili - citava anche la volontà di trascorrere con la sua famiglia negli Stati Uniti la festività del Thanksgiving. Il permesso accordato prevede, però, che la giornalista rientri nelle Filippine la prossima settimana e per questo i suoi legali hanno chiesto una proroga per viaggiare direttamente dagli Stati Uniti a Oslo. Contro questa ipotesi si è espresso l’avvocato generale dello Stato.
“Le sue critiche ricorrenti del procedimento penale nelle Filippine di fronte alla comunità internazionale rivelano la sua mancanza di rispetto per il sistema giudiziario e di conseguenza la rendono un rischio volante”, ha scritto Calida nel suo parere, sottoscritto insieme a lui da altri 12 funzionari. Alla Corte spetta ora il compito di pronunciarsi sull’istanza di Maria Ressa e sul parere negativo dell’avvocatura, che rappresenta in giudizio il governo filippino.
Solo due volte nella storia il premio Nobel per la pace non ha potuto essere presente alla consegna del riconoscimento: nel 1935, quando i nazisti impedirono la partecipazione al giornalista tedesco Carl von Ossietzky, e in anni più recenti nel 2010, quando furono le autorità della Repubblica popolare Cinese a non lasciar andare a Oslo il dissidente Liu Xiaobo. Entrambi i precedenti sono stati citati dai legali di Maria Ressa, che hanno anche precisato che l’ipotesi di restare in esilio negli Stati Uniti “non è un’opzione” presa in considerazione dalla giornalista.
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