Manila toglie il tetto del 40% per investitori stranieri in telecomunicazioni e trasporti
Il presidente uscente Rodrigo Duterte ha firmato l'emendamento al Public Service Act rivendicando "l'opportunità di miglioramento dei servizi essenziali". Ma i critici citano le quote già in mano alle aziende cinesi e denunciano i "rischi per la sicurezza nazionale".
Manila (AsiaNews/Agenzie) - A meno di due mesi dalle elezioni fissate per il 9 maggio il presidente uscente delle Filippine Rodrigo Duterte ha firmato ufficialmente l’entrata in vigore della norma che permetterà agli investitori stranieri di detenere la maggioranza delle azioni anche in aziende di settori strategici come le telecomunicazioni e i trasporti aerei. L’emendamento in questione abolisce il limite del 40% delle quote previsto dal Public Service Act, che d’ora in poi resterà in vigore solo per la rete di distribuzione dell’elettricità, l’acqua potabile, le aziende petrolifere i porti e i mezzi di pubblica utilità.
“L'allentamento delle restrizioni sulle azioni straniere, attirerà più investitori globali, modernizzerà diversi settori del servizio pubblico e migliorerà la fornitura di servizi essenziali", ha sostenuto Duterte. La liberalizzazione è vista con favore dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Osce) secondo cui le Filippine avevano regole sugli investimenti stranieri tra le più severe del mondo, fattore che vrabbe scoraggiato gli investitori. I critici della nuova legge hanno sostenuto che l'apertura di settori chiave agli stranieri potrebbe rappresentare una minaccia alla sicurezza nazionale, con una chiara allusione alla Cina con cui Manila ha aperto il contezioso sulle acque territoriali.
China Telecom possiede già il 40% del nuovo operatore di telecomunicazioni filippino Dito Telecommunity, che ha lanciato i suoi servizi l'anno scorso. Nel frattempo, la State Grid Corporation of China possiede il 40% della elettrica del Paese. L'Autorità Nazionale per l'Economia e lo Sviluppo ha respinto le critiche citando il fatto che la legge prevede la facoltà per il presidente di bloccare comunque gli investimenti quando dovesse essere in gioco "l'interesse della sicurezza nazionale".
30/08/2021 12:51
23/11/2022 13:18
30/06/2022 11:38
06/05/2022 10:19