Manila, Duterte: lascio la politica
Il presidente filippino potrebbe lasciare il posto alla figlia Sara, attuale sindaco di Davao. Non sono da escludere altri colpi di scena nei prossimi mesi. Al momento Duterte figlia non sembra intenzionata a prendere le redini del Pdp-Laban.
Manila (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha annunciato che lascerà la politica alla fine del suo mandato e non si ricandiderà come vicepresidente alle elezioni dell’anno prossimo, contrariamente a quanto aveva affermato meno di un mese fa. “Candidarmi sarebbe una violazione della Costituzione per eludere la legge”, ha spiegato il leader filippino.
La Costituzione impedisce di correre per un ulteriore mandato di 6 anni, ma contempla la possibilità di candidarsi alla vicepresidenza. Finora, per il Pdp-Laban, il partito del presidente, si è candidato a vice il senatore Christopher “Bong” Go. Al suo fianco potrebbe correre la figlia di Duterte, Sara, attuale sindaco della città di Davao, ma è stata lei stessa oggi a comunicare di non avere intenzione di candidarsi alla presidenza. La precisazione è stata fatta da Christina Garcia Frasco, portavoce del sindaco, dopo che il ministro dell’Energia Alfonso Cusi ha affermato che Sara Duterte-Carpio potrebbe essere la candidata del Partido Demokratiko Pilipino-Lakas ng Bayan (Pdp-Laban).
“Sara Duterte ha già depositato la propria candidatura a sindaco. Non essendo membro del Pdp-Laban, non è al corrente dell'improvviso cambiamento di piani del partito", ha comunicato Frasco al quotidiano filippino Inquirer. “Ella non ha intenzione di diventare un membro del Pdp o di esserne la leader ora o nel prossimo futuro”, ha aggiunto Frasco.
Duterte padre si era detto a favore del tandem “Sara-Go” per le elezioni del maggio 2022. E Sara Duterte aveva detto di essersi accordata con il padre affinché non fossero tutti e due candidati a un incarico governativo.
Non è detto che le sorprese siano finite qui. Nelle Filippine c’è tempo per depositare la propria candidatura fino all’8 ottobre e fare poi le sostituzioni presidenziali fino al 15 novembre; visti i precedenti di casa Duterte, potrebbero non mancare ulteriori colpi di scena. Nel 2015 Rodrigo si era candidato a sindaco di Davao per poi abbandonare la corsa e vincere invece la presidenza l’anno successivo. Il suo posto di primo cittadino è stato allora preso dalla figlia. Secondo alcuni osservatori, un’eventuale vittoria di Sara alla presidenza potrebbe coprire il padre dalle indagini della Corte penale internazionale per i crimini commessi durante la “guerra alla droga”.
Nelle scorse settimane l’ala del Pdp-Laban rappresentata dall’ex pugile Manny Pacquiao si è alleata con altri due partiti, il People’s Champ Movement (Pcm) e il Progressive Movement for the Devolution of Initiatives (Promdi). Pacquaio sarà il loro candidato alla presidenza, ma nei sondaggi è Sara Duterte-Carpio ad essere ancora la favorita, nonostante un calo di qualche punto percentuale nei giorni scorsi.
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