Manila, 90 nuovi medici "a piedi scalzi" per gli indigeni delle montagne
Manila (AsiaNews/Cbcp) - Malnutrizione, isolamento, povertà e analfabetismo sono "fattori comuni" per le comunità indigene delle Filippine, che spesso rischiano di morire per malattie banali complicate dall'impossibilità di consultare un medico. Per questo, sin dal 1986 una Fondazione cattolica è impegnata nella formazione di medici "a piedi scalzi", ovvero operatori sanitari di primo intervento che vengono inviatI nelle aree più remote del Paese per fornire cure mediche di qualità a chi non può permettersi di raggiungere le città.
Una religiosa, suor Eva Fidela Maamo, ha creato quasi 30 anni da la Fondazione cattolica Nostra Signora delle missioni di pace (Folpmi), al momento presieduta dal card. Tagle. Oggi è felice di annunciare che - dopo i 229 medici formati fra il 2005 e il 2008 - altri 90 inizieranno il percorso di studi nel 2015. I partecipanti al corso, che si svolgerà a Manila, provengono tutti da aree montagnose e isolate del Paese. Per ottenere l'autorizzazione a curare, dovranno prepararsi attraverso un corso in 10 moduli sviluppato da medici volontari, basato sul Manuale di medicina di base.
Si passa da prevenzione e cura di disagi di poco conto come febbre, raffreddori e tosse alla prevenzione e diagnosi di malattie più gravi come la tubercolosi, la febbre dengue e la malaria. Previsti anche dei corsi sull'allattamento, la gravidanza e l'immunizzazione. Dopo aver ottenuto il diploma, i nuovi medici "a piedi scalzi" potranno anche prescrivere medicinali.