Manifestazioni e sport: Bangkok festeggia la Giornata nazionale dei giovani
Appuntamento fisso dal 1985, la ricorrenza viene celebrata nel giorno della nascita di due re del passato. Le scuole cattoliche hanno organizzato attività e gare sportive. Vescovo che si occupa della pastorale giovanile: “I ragazzi siano seminatori di speranza nel mondo. Dio ha bisogno delle loro mani”.
Bangkok (AsiaNews) – Feste, manifestazioni e gare sportive: la Thailandia celebra oggi la Giornata della gioventù, che ogni anno dal 1985 si tiene nell’anniversario della nascita del re Chulalongkorn (1853-1910) e del re Ananda Mahidol (1925-1946), fratello maggiore dell’attuale regnante. La ricorrenza è festeggiata a tutti i livelli dello Stato, e anche il primo ministro Prayut Chan-o-cha ha rivolto un discorso alla nazione ricordando il motto della Giornata: “Partecipazione, sviluppo e pace”.
“I giovani – ha detto il generale – devono essere orgogliosi del loro essere thai, preservare la cultura thai ed essere risoluti nella democrazia. Dal momento che la pace è il valore fondamentale della vita e delle persone a livello universale, siamo tutti responsabili nel costruirla, nel rispetto della dignità umana, dei diritti umani, della democrazia e della libertà fondamentale”. Prayut Chan-o-cha è a capo della giunta militare che controlla la Thailandia dal maggio 2014, quando prese il potere con un “golpe bianco”.
La Giornata della gioventù è festeggiata anche dai tanti istituti educativi cattolici, che operano in molte provincie e sono considerati tra i migliori del Paese. Nelle scuole gestite dai fratelli di San Gabriele, dalle suore del Sacro cuore e dalle suore di St. Paul de Chartres, gli studenti sono coinvolti in diverse attività, competizioni sportive e programmi all’aria aperta. Inoltre, il governo mette in palio un premio conteso da tutti i migliori studenti della nazione.
Mons. Silvio Siripong Charisri, presidente del Dipartimento per la gioventù della Commissione cattolica per i laici (Ccl), ha mandato un messaggio a tutti i giovani cattolici: “Io vedo – scrive il vescovo – la speranza della Chiesa, la forza, il coraggio e la prontezza nei giovani che vogliono essere dimora della misericordia. Devo ricordare papa Francesco, quando con entusiasmo incoraggia i giovani a vivere centrati in Gesù Cristo […]”. Tutti voi, aggiunge, “siete seminatori di speranza nel mondo. Dio ha bisogno delle vostre mani per portare riconciliazione e per creare unità nell’umanità”.
Suor Supawadee Kaengkit è una sorella salesiana, cappellana per i giovani della diocesi di Suratthani (sud del Paese): “Lavorare con i ragazzi è duro – afferma – ed è una sfida alla mia responsabilità perché la società sta diventando sempre più complicata. Dobbiamo avere pazienza, diligenza ed entusiasmo. Come contadini che coltivano e innaffiano la pianta, aspettiamo che cresca nella sua pienezza. Lavoriamo con speranza”.