Malè, tre turisti accoltellati: Stato islamico rivendica
L’attacco contro i turisti sarebbe una vendetta. Lo scorso anno è stato arrestato il reclutatore dell’Isis per i campi di combattimento in Medio oriente. L’attacco è un campanello d’allarme dopo gli attentati in Sri Lanka.
Malè (AsiaNews/Agenzie) – Lo Stato islamico (Is) ha rivendicato l’attacco a tre turisti, di cui due cinesi e un australiano, compiuto questa settimana in una delle isole dell’arcipelago delle Maldive. Ieri la polizia ha arrestato tre uomini ritenuti responsabili dell’accoltellamento e indaga sulla veridicità delle rivendicazioni da parte del Califfato.
L’attacco è avvenuto il 4 febbraio nell’isola di Hulhumale, a circa 7 km dalla capitale Malè. Le persone ferite sono ricoverate in ospedale. Le loro condizioni sono ritenute stabili e non destano preoccupazioni.
Gli attentatori sarebbero membri di un gruppo radicale maldiviano affiliato all’Is, che ha reclamato la paternità del gesto con un video pubblicato online. Nel filmato compaiono tre uomini con il volto coperto. Uno di questi accusa il governo di essere “guidato da infedeli” e promette futuri attacchi.
Secondo gli esperti, gli accoltellamenti sarebbero una vendetta per l’arresto del leader dei radicali islamici dell’arcipelago. Il fondamentalista è stato fermato lo scorso anno perché, secondo l’intelligence Usa, reclutava militanti per i vari teatri di conflitto in Medio oriente. Gli analisti ritengono che dall’arcipelago siano partiti almeno 160 foreign fighters per Siria e Iraq, detenuti al momento nei campi di prigionia.
La violenza è considerata un campanello d’allarme per l’aumento della presenza islamica nell’area Asia Pacifico. Ad aprile dell’anno scorso un altro Paese insulare, lo Sri Lanka, è stato devastato da terribili attentati e a tre chiese e tre hotel nel giorno di Pasqua. Le stragi hanno provocato 263 vittime e oltre 500 feriti.
Le Maldive sono un arcipelago di 340mila abitanti. Qui vige la sharia (la legge islamica), l’islam sunnita è la religione di Stato e non esiste libertà religiosa. Nel 2008 un emendamento costituzionale ha negato ai non musulmani la possibilità di avere la cittadinanza. Nel Paese l’alcool e la carne di maiale possono essere serviti solo in aeroporto e nei resort dove non lavora personale locale. Inoltre nel Paese non possono essere introdotti idoli di altre religioni.