Malaysia, cristiani chiamati al voto “responsabile”
In vista delle elezioni l’8 marzo, la Christian Federation of Malaysia invita l'elettorato cristiano a preferire i candidati che tutelino la libertà religiosa e la Costituzione contro la sharia. Il premier non chiarisce i motivi del voto anticipato.
Kuala Lumpur (AsiaNews) – I leader cristiani in Malaysia hanno dato il via ad una campagna di sensibilizzazione della comunità in vista delle elezioni generali anticipate, indette dal governo per il prossimo 8 marzo. “Votate in modo saggio, siate responsabili!”. Così è scritto - in inglese, mandarino, tamil e Bahasa Malaysia, la lingua nazionale - sui volantini che la Christian Federation of Malaysia (Cfm) sta distribuendo nel Paese. Il volantino suggerisce agli elettori cristiani una decina di punti su cui riflettere e valutare la formazione e il candidato politico a cui dare la propria preferenza. Tra le altre: il diritto alla libertà di coscienza, religione e parola; la tutela dell’ambiente; l’integrità morale del politico.
Mons. Paul Tan Chee Ing, vescovo di Meleka-Johore e presidente della Cfm spiega ad AsiaNews: “Chiediamo in particolare agli elettori di preferire chi espressamente si impegni per la difesa della Costituzione come legge suprema contro l’ingerenza della legge islamica”. Negli ultimi anni i cristiani, circa il 10 per cento della popolazione, stanno affrontando crescenti problemi con le autorità: difficoltà nel costruire o restaurare chiese; il divieto di utilizzare certi termini nelle pubblicazioni religiose; il non riconoscimento delle conversioni dall’islam.
La settimana scorsa il primo ministro Abdullah Ahmad Badawi ha sciolto le camere e indetto elezioni anticipate con l’approvazione del re. La scadenza naturale della legislatura era a maggio 2009, ma la decisione era nell’aria da tempo. Il premier non ha dato spiegazioni. Secondo gli analisti si stratta di un tentativo di cercare un nuovo mandato elettorale più forte, prima che l'economia del Paese entri in una prevedibile fase di rallentamento e di inflazione alta.
I critici del premier, invece, denunciano che Badawi vuole in questo modo tagliare fuori il principale candidato dell'opposizione, Anwar Ibrahim: la sua interdizione dai pubblici uffici per problemi giudiziari, che ne rende impossibile la candidatura, scade infatti solo ad aprile. I sondaggi favoriscono la formazione del premier - il partito Umno a capo della coalizione Barisan Nasional (BN) - che perderebbe, però, terreno a favore dell'opposizione. A suo sfavore, la profonda insoddisfazione pubblica alimentata dai prezzi crescenti, dalle dilaganti criminalità, violenza e dall'impatto occupazionale negativo della manodopera straniera a basso prezzo e dalle accuse di discriminazione delle forti minoranze etniche e religiose.
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