Mahinda Rajapaksa: Difenderemo la libertà e l’armonia religiosa in Sri Lanka
Colombo (AsiaNews) - Il governo dello Sri Lanka è impegnato a mantenere l'armonia religiosa tra le comunità del Paese e non tollererà atti di persecuzione e violenze. Lo ha detto Mahinda Rajapaksa, presidente dello Sri Lanka, a margine di un incontro con 15 delegati provenienti da Paesi islamici, tenuto ieri al Temple Trees di Colombo.
Il raduno aveva l'obiettivo di discutere di interessi nazionali e internazionali tra i vari ospiti, provenienti da Iran, Iraq, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar, Egitto, Palestina, Bangladesh, Indonesia, Malaysia, Maldive, Nigeria, Pakistan e Turchia. Dati i recenti episodi di persecuzione contro la comunità islamica dello Sri Lanka perpetrati da gruppi radicali buddisti, Rajapaksa ha voluto ribadire il suo impegno nella lotta al nazionalismo, e la volontà di prendere azioni stringenti contro tali aggressori.
Tra questi gruppi fondamentalisti vi è il Bodu Bala Sena (Bbs), la cui missione è quella di proteggere la popolazione buddista e singalese e la sua religione. Proprio il Bbs ha deciso di allargarsi e di voler aprire una sede a Jaffna (Western Province), zona a maggioranza tamil. Inoltre, il movimento ha intenzione di diffondere la propria ideologia anche al di fuori dei confini dello Sri Lanka: Russia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti potrebbero essere le mete scelte per aprire "filiali internazionali" del Bbs.
Intanto, anche l'Organizzazione della cooperazione islamica (Oic), organizzazione internazionale con base a Jeddah (Arabia Saudita) con una delegazione permanente alle Nazioni Unite, ha espresso la propria preoccupazione per l'aumento di tensioni etnico-religiose in Sri Lanka, che hanno colpito in modo particolare la vita e le attività economiche della comunità musulmana.