Maharashtra, tre cristiani arrestati per ‘conversioni forzate’
I fedeli sono accusati di insulto alle divinità indù. Per Sajan K George, “andare di casa in casa, cantando inni di Natale e annunciando la nascita del Figlio di Dio, non è attività di conversione”.
Mumbai (AsiaNews) – Tre cristiani sono stati arrestati in Maharashtra con l’accusa di “conversioni forzate al cristianesimo”. Secondo un funzionario di polizia di Napoli, i tre uomini tentavano di influenzare alcune persone per attuare conversioni religiose nel distretto di Thane. L’arresto è avvenuto il primo dicembre scorso, ma è stato reso noto solo di recente. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), condanna “l’arresto dei cristiani che sono accusati del presunto tentativo di convertire e di aver insultato la fede [indù]. L’India è un Paese laico e la Costituzione garantisce la libertà di praticare, predicare e diffondere la fede”.
I cristiani arrestati sono Gajendra Maruti Devnoor, 26 anni e residente a Lokmanya Nagar, vicino la città di Thane, Ajay Gautam e Amar Wadvav. Tutti e tre sono stati incolpati di aver violato le sezioni 295-A (atti deliberati e dannosi intesi a offendere i sentimenti religiosi o la classe insultando la religione o il credo) e 34 (intenzione settaria).
Secondo gli agenti, gli accusati si sarebbero avvicinati a un gruppo di persone a Bhiwandi e avrebbero insultato le divinità indù. Poi avrebbero chiesto ai presenti di convertirsi al cristianesimo, aggiungendo che sarebbero stati ricompensati se avessero diffuso il messaggio cristiano nella società.
Sajan K George lamenta che “la polizia ha condotto subito gli arresti solo sulla base di una denuncia. È un grave errore insultare la fede dell’altro, ma quest’accusa deve essere verificata. Purtroppo invece la crescente intolleranza contro i cristiani, il falso stereotipo delle conversioni e la presentazione di false denunce portano all’arresto di persone innocenti, senza che prima sia stato verificato se il fatto sia vero o meno, o se la denuncia sia frutto di un intento calunnioso”.
Il presidente del Gcic sottolinea che gli arresti sono avvenuti il primo dicembre, nella prima domenica d’Avvento. “In questo periodo – nota – molti fedeli vanno di casa in casa, cantando inni di Natale e annunciando la nascita del Figlio di Dio. Queste non sono attività di conversione”.
20/12/2017 12:34
23/11/2018 10:41