Madhya Pradesh, tre cristiani evangelici arrestati per “conversioni forzate”
Sono il pastore V A Anthony, sua moglie Prabha e un’altra donna. Polizia e radicali indù li hanno fermati e portati alla stazione. Qui gli estremisti hanno aspettato fino a quando i giudici hanno respinto la richiesta di rilascio su cauzione. Leader cristiano denuncia i rischi per la libertà religiosa sotto il governo dei nazionalisti indù.
Satna (AsiaNews) – La polizia di Satna, nel Madhya Pradesh, ha arrestato tre cristiani evangelici con l’accusa di conversioni forzate e offesa al sentimento religioso indù. Si tratta di V A Anthony, pastore della Brethren Assembly (una denominazione evangelica), la moglie Prabha e un’altra donna. I tre sono stati fermati mentre tornavano da Aber, dove si recano tutte le settimane per guidare le preghiere, e portati alla stazione di polizia. Lì hanno fatto domanda di rilascio su cauzione, ma i giudici locali hanno respinto la richiesta e li hanno trasferiti in carcere. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), condanna “con forza l’arresto di cristiani innocenti, detenuti con false accuse di conversioni forzate”.
L’arresto è avvenuto ieri, ma l’episodio per cui i cristiani sono accusati risale a due settimane fa. I tre accusatori sono Rambhan Adivasi, Hemraj Varma e Prashant Gupta, tutti residenti nel villaggio di Goraiya. Essi hanno presentato una denuncia in cui si descrive la “colpa” dei cristiani: il pastore e le due donne avrebbero tentato di convertirli al cristianesimo promettendo un lavoro sicuro. I tre uomini avrebbero cambiato idea quando i cristiani hanno strappato davanti a loro immagini di divinità indù. Questo, afferma la polizia locale, “ha offeso il loro sentimento religioso”.
Mithilesh Shukla, sovrintendente di polizia a Satna, ha dichiarato che i cristiani sono incolpati per aver violato tre articoli della famosa legge anticonversione in vigore nello Stato indiano: la sezione 295 A, che vieta azioni svolte in modo deliberato per offendere i sentimenti religiosi; le sezioni 3 e 4, che vietano e puniscono le conversioni attuate con la forza, l’inganno o le lusinghe.
Alcuni abitanti del villaggio hanno riferito che al momento dell’arresto, la polizia era accompagnata da estremisti indù. Tra i presenti, anche Laxmi Yadav, membro della Commissione statale per le classi svantaggiate. Egli è rimasto con la polizia fino a quando i giudici del tribunale hanno deciso di negare il rilascio su cauzione, portando in carcere i cristiani.
Yadav tre settimane fa ha presentato anche un’altra denuncia contro il pastore Sam Samuel. L’alto funzionario, insieme ad attivisti del Bajrang Dal [ala giovanile del Vishva Hindu Parishad, ultranazionalisti indù, ndr] e alla polizia, era tra coloro che hanno interrotto un matrimonio nella città di Kolgawan, sostenendo che la sposa era minorenne.
Il pastore Samuel ha riferito che la macchina su cui viaggiavano i tre cristiani è stata bloccata dagli estremisti indù, che poi hanno anche malmenato il pastore Anthony. Sajan K George lamenta che “questo è il secondo incidente nel giro di un mese. I cristiani pentecostali ed evangelici vivono in un clima di paura in Madhya Pradesh, dove l’Anti Conversion Bill viene usato come mezzo di molestia e intimidazione. Il governo statale guidato dal Bjp [Bharatiya Janata Party, nazionalisti indù] mette in serio pericolo la libertà di religione”.
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