Madhya Pradesh, legge anti-conversioni: pastore protestante arrestato a Pasqua
Rajendra Dwivedi portato in carcere a causa di un paragone proposto sul suo blog tra la salvezza di Gesù e quanto rivelato nei Veda e nelle Upanishad. Sajan K. George (Global Council of Indian Christians): "L'accusa di ferire i sentimenti religiosi è il nuovo mantra per le forze della destra nazionalista indù".
Mumbai (AsiaNews) - Il coordinatore della Commissione per l'educazione dell'arcidiocesi di Bhopal, il pastore Rajendra Dwivedi, è stato arrestato domenica 4 aprile a Pasqua nello Stato indiano del Madhya Pradesh. Il provvedimento è scattato a causa di un paragone proposto sul suo blog tra la salvezza di Gesù e quanto rivelato nei Veda e nelle Upanishad. Il Madhya Pradesh è uno degli Stati indiani che di recente hanno inasprito le leggi anti-conversioni.
Dwivedi è stato condotto alla stazione di polizia di Narayanpur nel distretto di Mandsaur (a circa 345 chilometri da Bhopal) dove è stata presentata una denuncia contro di lui. Il magistrato ha disposto la custodia cautelare per ulteriori indagini. Il pastore Rajendra ha incontrato Gesù mentre era un funzionario del dipartimento dell'Educazione: ha immediatamente lasciato il suo lavoro per servire il suo Maestro. Lui e sua moglie stanno svolgendo un intenso ministero a Bhopal.
“Rajendra Dwivedi - commenta ad AsiaNews Sajan K. George, presidente del Global Council of Indian Christians - ha abbracciato Gesù come Salvatore 15 anni fa. L'hanno arrestato con l'accusa di ferire i sentimenti religiosi; la polizia gli ha sequestrato il computer e il telefono. La minuscola comunità cristiana indiana è continuamente sotto controllo; lo era già prima che il Madhya Pradesh approvasse la nuova legge anti-conversioni, ma adesso è diventato ancora più facile arrestare e perseguitare la gente sulla fragile base di mere supposizioni”.
“In una società pluralista - continua Sajan K. George - è ancora più urgente garantire il rispetto e la tolleranza per le altre religioni. Viviamo in un'India laica e anche per i cristiani il rispetto e la tolleranza devono essere garantiti. Invece con queste nuove leggi i cristiani sono spesso minacciati e arrestati con prove false di conversioni forzate. L'accusa di ferire i sentimenti religiosi è il nuovo mantra per le forze della destra nazionalista, che cercano qualsiasi pretesto nella loro offensiva contro le minoranze religiose”.
Padre Stephan, responsabile delle pubbliche relazioni dell'arcidiocesi di Bhopal, commenta ad AsiaNews: “Si tratta di un nuovo segno di intolleranza religiosa, contrario ai valori della costituzione quali la libertà di espressione e il diritto di testimoniare la propria religione. Sempre più arresti di questo tipo stanno avvenendo dopo le ultime leggi: i fondamentalisti ne stanno traendo il massimo vantaggio. Il Cristo Risorto chiede ai cristiani ancora più forza nell'annunciarlo: è una lotta tra la verità e la menzogna, tra la giustizia e l'ingiustizia, tra la luce e le tenebre. La menzogna sembra rapida, ma la verità dura per sempre”.