Madhya Pradesh, arrestati due pastori pentecostali con false accuse di conversioni forzate
Mumbai (AsiaNews) - "Condanniamo con fermezza le autorità del Madhya Pradesh per la detenzione illegale e ingiusta di due pastori pentecostali, aggrediti nell'intimità della loro casa". Lo afferma ad AsiaNews Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), commentando la detenzione di fratel Sonjith e fratel Simson, avvenuta il 22 marzo scorso nella città di Morena e causata da un gruppo di fondamentalisti indù.
I due leader pentecostali avevano organizzato la visione di un film su Gesù insieme ad alcuni cristiani, nella casa di uno dei fedeli. Venuti a conoscenza della proiezione, alcuni estremisti hanno sporto denuncia alla polizia, dichiarando che dei cristiani stavano convertendo con la forza gli indù.
La polizia è giunta sul posto è ha arrestato i pastori. Dopo averli interrogati per due ore e avendo provato la loro innocenza, gli agenti li hanno rilasciati. "Il Gcic - spiega Sajan George ad AsiaNews è sconvolto da quanto accaduto. Le zelanti forze dell'ordine 'pro-indù' ci hanno messo poco tempo ad arrestare dei cristiani innocenti, prelevandoli nell'intimità di una casa privata, senza avere prove. A meno di un mese dalle elezioni generali, siamo preoccupati per la comunità cristiana in Madhya Pradesh e negli altri Stati guidati dal Bharatiya Janata Party (Bjp)".
Il Bjp è il partito ultranazionalista indù del Paese (attuale leader dell'opposizione) che sostiene gruppi estremisti responsabili di attacchi contro le minoranze etniche, sociali e religiose dell'India. (NC)