16/04/2020, 08.48
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L’esule nordcoreano Thae Yong-ho vince un seggio al Parlamento di Seoul

È la prima volta che un dissidente dal Nord vince un seggio maggioritario in Corea del Sud. Candidato del fronte conservatore, Thae è critico delle aperture a Pyongyang del presidente sudcoreano. Moon Jae-in stravince però il confronto elettorale: merito della sua lotta vincente al coronavirus.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – L’ex alto diplomatico nordcoreano Thae Yong-ho è stato eletto ieri al Parlamento sudcoreano. È la prima volta che un dissidente dal Nord vince un seggio maggioritario in Corea del Sud.

Thae, che è stato vice ambasciatore di Pyongyang in Gran Bretagna, ha corso per il Partito conservatore della libertà, la principale forza di opposizione al presidente Moon Jae-in e al suo Partito democratico liberale.

Il fuoriuscito ha vinto con il 58,4% dei voti nel collegio di Gangnam, un ricco distretto di Seoul dove i conservatori per tradizione raccolgono molti consensi. Egli vuole lavorare all’unificazione tra le due Coree, divise lungo il 38° parallelo sin dalla fine del secondo conflitto mondiale.

In una testimonianza al Parlamento sudcoreano, Thae ha raccontato che il popolo nordcoreano vive in una condizione di schiavitù. È inoltre convinto che il leader nordcoreano Kim Jong-un non rinuncerà mai al suo arsenale nucleare.

L’esule si è unito al fronte conservatore perché a suo parere la politica di apertura di Moon verso Pyongyang non è realistica. Il presidente sudcoreano ha cercato di ritagliarsi un ruolo di mediatore tra Stati Uniti e Corea del Nord, una linea dialogante che ricalca in parte la “Sunshine Policy” dei suoi predecessori liberali.

Scappato con la sua famiglia in Corea del Sud nel 2016, Thae è accusato dal regime nordcoreano di aver rivelato segreti di Stato, sottratto soldi al governo del suo Paese e di stupro a danno di minori.

In Corea del Sud vivono 33mila fuoriusciti nordcoreani. Il primo a guadagnare un seggio parlamentare al Sud è stato Cho Myung-chul nel 2012, eletto sempre nelle file del Partito conservatore, ma in una lista proporzionale.

Un altro esule nordcoreano, Ji Seong-ho, farà compagnia a Thae tra gli scranni parlamentari del Sud. Ji è stato eletto in una lista proporzionale del Future Korea Party, una formazione satellite del Partito conservatore.

Le elezioni sudcoreane si sono tenute nel mezzo della lotta al coronavirus. Il Partito democratico liberale di Moon ha ottenuto una schiacciante vittoria. Insieme agli alleati del Platform Party, i liberaldemocratici hanno vinto 180 seggi sui 300 complessivi dell’Assemblea nazionale. Il fronte conservatore si è fermato a 103 scranni.

Il risultato elettorale è visto come un chiaro sostegno popolare al modo in cui il governo sta affrontando la crisi pandemica: quello di Seoul è un modello di intervento studiato nel resto del mondo e alternativo a quello draconiano adottato dalla Cina. Malgrado l’epidemia, 29 milioni di sudcoreani hanno espresso il loro voto, il 66,2% dell’elettorato.

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