L’economia indiana cala ancora: al minimo da cinque anni
Nel trimestre aprile-giugno 2019 l’aumento del Pil è stato “solo” al 5,7%; nello stesso periodo del 2018 era dell’8%. Il crollo della crescita è dovuto alla contrazione della domanda al consumo e degli investimenti privati, dovuti all’erosione dei risparmi e all’aumento dei debiti bancari. Disoccupazione record al 7,51%.
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – L’economia indiana continua a diminuire e raggiunge il livello minimo mai registrato in cinque anni. Lo rivela uno studio della Reuters sulla crescita del Paese, che ormai ha perso il primato di economia più veloce al mondo. Secondo gli esperti, nel trimestre aprile-giugno 2019 l’aumento del Prodotto interno lordo (Pil) è stato pari “solo” al 5,7%: di gran lunga inferiore rispetto allo stesso periodo del 2018, quando la crescita era stata dell’8%.
Gli analisti ritengono che il declino incessante dell’economia indiana sia dovuto alla contrazione della domanda da parte dei consumatori e al minor stimolo degli investimenti privati. Entrambi i fattori sono dovuti al clima negativo che si registra sui mercati internazionali e alle guerre commerciali tra Cina e Stati Uniti.
Sunil Sinha, capo economista di India Ratings, succursale indiana di Fitch, tra le maggiori agenzie di valutazione del credito a livello mondiale, dichiara: “La crescita economica sta collassando”. L’esperto spiega che il rallentamento è guidato dal crollo dei risparmi privati e dall’aumento dei debiti bancari, che hanno influito sugli investimenti privati. Secondo lui, il peggio non è ancora arrivato. “Il declino dell’economia indiana – avverte – potrebbe continuare per i prossimi 2-3 anni, se rimanessero questi problemi strutturali nella domanda di consumo e nel declino della crescita manifatturiera”.
Nel periodo aprile-giugno, la spesa in conto capitale del governo è stata pari a 630 miliardi di rupie (8,81 miliardi di dollari), cioè il 28% in meno rispetto allo scorso anno. Il motivo delle restrizioni sono i nuovi progetti annunciati dall’esecutivo durante la campagna elettorale che ha portato alla rielezione del premier Narendra Modi.
Infine un altro dato negativo sulla disoccupazione: secondo il Centre for Monitoring Indian Economy, think tank privato di Mumbai, a luglio il numero di non impiegati ha toccato il livello record del 7,51%, in aumento rispetto al 5,66% dell’anno precedente.