L’arcivescovo di Singapore visita i profughi bhutanesi in Nepal
Singapore (AsiaNews) – Con una visita di cinque giorni ai profughi bhutanesi in Nepal, mons. Chia Nicholas, arcivescovo di Singapore, mostra la spinta missionaria della Chiesa della città-Stato. Durante il suo viaggio, conclusosi ieri, il prelato ha incontrato le migliaia di senzatetto ospitati all’interno dei campi gestiti dal Jesuit Refugees Service (Jrs) e Caritas Nepal.
In questi anni, la Chiesa di Singapore ha dato un grande contributo a sostegno dei profughi bhutanesi, fornendo loro acqua pulita, cibo, alloggio e istruzione . Grazie alle donazioni è stato possibile aprire anche un centro per l'infanzia e fornire di uniformi i ragazzi che frequentano le scuole.
Tra il 1977 e il 1991, in Bhutan, oltre 80mila cittadini di origine nepalese sono stati espulsi dal Paese durante la campagna di nazionalizzazione portata avanti da re Jigme Singye Wangchuck. Tale campagna mirava alla costituzione di uno stato buddista privo di influenze esterne. Nonostante una parziale svolta democratica, il governo bhutanese ha finora negato il rimpatrio dei profughi, costringendo la comunità internazionale a trasferirli in Paesi terzi. Nel 2010 circa 30mila rifugiati hanno iniziato una nuova vita in Australia, Stati Uniti e Canada. In Nepal restano però ancora 50mila persone bloccate nei campi senza la possibilità trovare un lavoro e con poche speranze per il futuro.