L’India festeggia mons. Fernando Ocáriz, nuovo prelato dell’Opus Dei
Papa Francesco ha nominato il vescovo franco-spagnolo come terzo successore di san Josemaría Escrivá de Balaguer. Per 22 anni mons. Ocáriz ha accompagnato il predecessore mons. Echevarría nei suoi viaggi; tre volte hanno visitato l’India. La sua nomina segna “una nuova fase”.
Mumbai (AsiaNews) – L’India ha “accolto con immensa gioia la nomina di mons. Fernando Ocáriz come nuovo prelato dell’Opus Dei”. Lo afferma ad AsiaNews Kevin de Souza, direttore del centro Opus Dei di Mumbai, commentando la scelta di papa Francesco di indicare il vescovo franco-spagnolo come terzo successore di san Josemaría Escrivá de Balaguer, alla guida della prelatura personale. I fedeli indiani, riferisce, “lo hanno già incontrato perché egli spesso ha accompagnato in India il defunto mons. Javier Echevarría [scomparso il 12 dicembre scorso, ndr], prendendosi cura dei suoi bisogni attraverso una testimonianza toccante e con uno spirito di servizio umile e riservato”.
Mons. Ocáriz è stato nominato il 23 gennaio. Dal 1994 ha ricoperto la carica di vicario generale della prelatura e dal dicembre 2014 è diventato vicario ausiliare. Negli ultimi 22 anni egli ha accompagnato mons. Echevarría nelle sue visite pastorali in più di 70 nazioni. Per quanto riguarda l’India, de Souza ricorda che il nuovo prelato ha visitato il Paese asiatico in tre occasioni: 1996, 2008 e 2014. Durante il viaggio del 2008, il prelato si è soffermato in preghiera di fronte alla statua di san Josemaría nella cattedrale di Delhi e ha effettuato una breve visita anche alla basilica di Santa Maria del Monte a Bandra (Mumbai).
“Oggi – aggiunge – tutti noi preghiamo in maniera speciale e ringraziamo Dio per averci dato un Padre. San Josemaría diceva di solito che l’Opus Dei è ‘una piccola porzione della Chiesa’ così come una ‘famiglia con legami sovrannaturali’”.
Secondo il direttore del centro di Mumbai, con la nomina di mons. Ocáriz “è iniziata una nuova fase. Anche se egli non conosceva bene san Josemaría come il suo predecessore, la via da seguire è tracciata dagli insegnamenti della Chiesa e dagli scritti del nostro fondatore che definiscono il carisma e la missione della prelatura”.
Papa Francesco, conclude, “ci invita ad andare nelle periferie e aprire noi stessi alla misericordia di Dio. Il prelato ci guiderà nel mettere in pratica questa richiesta e nel vivere in maniera esemplare come il fondatore e i suoi successori”.
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