Lukashenko accusato di aver dirottato un aereo. Arrestato attivista
Dietro la minaccia di una bomba, rivelatasi falsa, l’aereo è stato dirottato su Minsk. Il giornalista Roman Protasevich, arrestato, è accusato di terrorismo e di incitamento alla rivolta per i suoi articoli sulle elezioni presidenziali del 2020. Rischia la pena di morte. I dubbi sull’atteggiamento della Ryanair. Premier polacco: “Un atto di terrorismo di Stato”.
Vilnius (AsiaNews/Agenzie) – L’Unione europea e gli Stati Uniti accusano il presidente bielorusso Alexandr Lukashenko e il suo governo di aver dirottato ieri sera un aereo per arrestare un attivista dell’opposizione, il giornalista Roman Protasevich.
Protasevich, 26 anni, era a bordo di un aereo della Ryanair, partito da Atene. Il velivolo si dirigeva verso Vilnius quando le autorità bielorusse hanno inviato jet da combattimento per farlo atterrare a Minks. Il motivo era che in aereo c’era una bomba.
Atterrato nella capitale bielorussa, un’ispezione ha mostrato che la minaccia della bomba era falsa. In compenso, il giornalista e una ragazza sono stati fermati, mentre l’aereo ha ripreso il volo ed è arrivato a Vilnius sei ore dopo l’orario previsto.
I media di Stato affermano che l’ordine di inviare i jet da combattimento è venuto direttamente da Lukashenko. Dopo aver vinto le elezioni lo scorso agosto, il 66enne leader ha messo in atto misure militari per azzerare l’opposizione che lo accusa di aver manipolato le elezioni. Alcuni leader dell’opposizione sono in prigione, altri – come Svetlana Tikhanovskaya – sono in esilio in Lituania.
In una dichiarazione, la Ryanair declina ogni responsabilità, dicendo di aver ricevuto dal controllo aereo bielorusso il messaggio di una “potenziale minaccia a bordo” e si è diretto all’aeroporto “più vicino”, cioè Minsk.
In realtà, secondo i dati del volo, quando ha deviato, l’aereo era più vicino a Vilnius che a Minsk.
Nella dichiarazione, Ryanair dice che a Minsk non si è trovato “nulla”, ma non cita per niente Protasevich e il suo destino.
Secondo alcuni passeggeri intervistati da Reuters, in volo Protasievich ha capito subito di cosa si trattava e ha passato il suo computer e cellulare a una ragazza sua compagna. Entrambi sono stati arrestati.
Protasievich è stato giornalista a Nexta, un’agenzia online. Egli ha lasciato la Bielorussia nel 2019 e seguito le elezioni presidenziali del 2020. Dopo di ciò, egli è stato accusato di terrorismo e di incitamento alla rivolta. Per alcuni egli rischia la pena di morte.
Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha condannato il gesto del governo bielorusso, definendolo “un atto di terrorismo di Stato”. Ursula von der Leyen, capo della Commissione europea, ha detto che questo “comportamento oltraggioso e illegale… avrà delle conseguenze”.
Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha condannato “l’atto scioccante” e ha dichiarato che gli Usa si coordineranno con loro i partner per nuovi provvedimenti.
Il presidente Lukashenko e altre personalità del governo sono già colpiti da sanzioni Ue, imposte dopo la repressione dell’opposizione.
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