21/05/2004, 00.00
India
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Lotta alla povertà, priorità per Singh

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – "La priorità del mio governo sarà intraprendere ogni sforzo per lottare contro la povertà": con queste parole Manmohan Singh ha esordito nel corso della sua prima conferenza stampa da premier designato. Singh non ha reso noto i dettagli della sua azione, che dovrebbe ispirarsi alle riforme operate dallo stesso Singh mentre era ministro delle finanze nei primi anni Novanta.

Una presa di posizione importante per il premier di uno dei paesi con il più elevato numero di poveri: il 47% della popolazione vive sotto la soglia di povertà; la speranza di vita è di 62 anni; la mortalità infantile è al 73 per mille nati; l'analfabetismo resta ancora molto alto (24% per gli uomini, 46% tra le donne); il reddito medio pro capite è di 471 dollari (1,29 dollari al giorno).

Singh ha dichiarato di voler operare "riforme dal volto umano", ammorbidendo il programma di privatizzazioni operato dal BJP. Ha già garantito di non voler vendere le banche statali e i giganti energetici, l'Oil & Naturale Gas Corporation (ONGC) e la Gail India.

La Borsa di Mumbai, in forte caduta nel periodo elettorale e nel caos della ricerca del nome del premier, resta soggetta a forti oscillazioni, soprattutto a causa di una ventilata vendita della ONGC. "Crediamo che l'India abbia bisogno di un forte settore privato come pure di un'importante partecipazione pubblica", ha affermato Singh, auspicando anche una congiuntura economica favorevole agli investimenti. I mercati sono in attesa di conoscere il nome del futuro ministro delle finanze che dovrà tener conto dell'indispensabile appoggio dei partiti di sinistra al nuovo esecutivo. Tra i possibili candidati, si fanno i nomi di Pranab Mukherjee, un'ex ministro delle finanze, e di P Chidambaram, un avvocato di Harvard prestato alla politica. Anche Bimal Jalan, un ex presidente della banca centrale, è una delle possibili scelte.

Parlando di politica estera, Singh – nato in una città ora in territorio pakistano – ha affermato che la volontà di proseguire il processo di pace con il Pakistan resta una priorità del suo esecutivo. Le due parti si dovrebbero incontrare per una nuova serie di colloqui bilaterali nei prossimi giorni. Singh ha pure dichiarato che la sua coalizione intende dialogare anche con i separatisti del Kashmir. (LF)

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