Lotta al radicalismo islamico: Hasina inaugura 50 'moschee modello'
Aperti dalla premier con una cerimonia virtuale, in occasione del centenario della nascita del padre della nazione Mujibur Rahman. Sui social è però polemica: "A quando i luoghi di culto anche per le minoranze religiose?".
Dhaka (AsiaNews) – La premier Sheikh Hasina ha inaugurato 50 "moschee modello" realizzate in occasione dell'anno del Mujib, il centenario della nascita del padre della nazione: sheikh Mujibur Rahman. Il 10 giugno, durante la cerimonia virtuale dalla sua residenza di Gono Bhaban, Hasina ha detto che questi centri di culto aiuteranno a vincere la militanza islamista.
Le moschee sono state costruite nell'ambito di un programma del governo che prevede la costruzione di 560 tra luoghi di culto e centri di eccellenza. L'obiettivo è di diffondere la fraternità islamica, i veri valori e la vera pratica religiosa dell'islam, creando infrastrutture per la preghiera aperte a uomini e donne, ma anche per la crescita nell'opinione pubblica della consapevolezza sulla necessità di combattere le piaghe sociali.
“Va fatta crescere – ha commentato Hasina – la lotta alle droghe, alla violenza sulle donne e sui bambini, agli abusi sessuali, così come le misure contro la militanza estremista. Queste moschee devono favorire ogni tipo di educazione e far crescere la conscenza dell'islam”. La premier si è poi collegata con la nuova moschea modello del distretto di Khulna, con quella del sotto-distretto di Badarganj nel distretto di Rangpur District e con quella di South Surma nel distretto di Sylhet, scambiando alcune opinioni con i fedeli. Con loro Hasina è tornata a denunciare il terrorismo: “Come si fa a pensare – ha commentato - che uccidere possa condurre in paradiso? Queste persone danneggiano l'islam, che è una religione di pace”.
L'inaugurazione delle moschee modello fa discutere però sui social network. Zayadul Ahsan Pintu, un noto giornalista musulmano, ha scritto che il governo “dovrebbe costruire luoghi di preghiera anche per indù, cristiani e buddisti”. E il vescovo di Rajshahj, mons. Gervas Rozario, vice-presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh, ha ricordato che “il governo rappresenta anche le minoranze religiose: quando anche loro potranno avere i loro luoghi di preghiera modello?”.
Il 90% della popolazione del Paese è musulmana, ma il resto degli abitanti sono indù, buddisti e cristiani. Il primo luglio 2016 cinque miliziani estremisti attaccarono a Dhaka l'Holey Artisan Bakery, prendendo ostaggi e uccidendo 29 persone tra cui 9 italiani. Solo gli ostaggi che dimostrarono di essere in grado di recitare il Corano riuscirono a salvare la propria vita. Dopo questa strage il governo del Bangladesh ha iniziato ad affrontare con durezza la militanza islamista.
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