Licenze per fondi alle ong indiane: funzionari pubblici arrestati per corruzione
Scoperto un esteso giro di corruzione con il coinvolgimento di dipendenti del ministero dell'Interno dopo che alcune associazioni avevano denunciato richieste di tangenti per sveltire le pratiche per le licenze sui finanziamenti dall'estero. Sono ancora migliaia le associazioni che attendono il rinnovo del permesso scaduto per la stretta decisa dal governo e venuta alla luce a Natale con la revoca dei permessi anche alle suore di Madre Teresa.
New Delhi (AsiaNews) – In India il Central Bureau of Investigation (CBI) ha arrestato dieci persone, tra cui sei funzionari governativi, per aver presumibilmente intascato tangenti per consentire alle organizzazioni non governative di ricevere fondi all'estero. Gli arresti sono avvenuti al termine di un’indagine che ha coinvolto 40 località del Paese. I funzionari arrestati lavoravano per il dipartimento del Ministero degli Interni che si occupa Foreign Contribution (Regulation) Act (FCRA), la legge che regola per la possibilità di ricevere fondi dall’estero da parte delle ong e che è da tempo al centro delle polemiche in India per le difficoltà nel rinnovo delle licenze dopo una stretta adottata l’anno scorso dal governo di New Delhi come strumento di controllo sulle attività finanziate dall’estero. Al 10 maggio l'India risulta avere 16.890 Ong registrate al FCRA, più di 5mila in meno rispetto alle oltre 22.000 del 31 dicembre 2021.
Come si ricorderà a Natale aveva fatto il giro del mondo la notizia che persino alle Missionarie della Carità, le suore di Madre Teresa, erano stato negato il rinnovo di questa licenza. Dopo il clamore suscitato dalla vicenda, grazie a un rapido iter burocratico per loro la possibilità di ricevere fondi dall’estero era stata ripristinata nel giro di qualche settimana. Non così invece è successo a tante altre realtà più piccole, che si sono viste richiedere tangenti da funzionari per accelerare le procedure.
“Abbiamo ricevuto denunce di corruzione da parte di molte ong, relative a consulenti che promettevano un rapido rinnovo della registrazione e si facevano pagare. La denuncia è stata esaminata e la complicità di alcuni funzionari del ministero degli Interni è risultata vera”, ha dichiarato un funzionario. Sono state scoperte anche agenzie che on line pubblicizzavano il proprio “servizio” per ottenere la licenza. Anche dodici ong sono sotto inchiesta, ha dichiarato l'agenzia investigativa. Sarebbero state scoperte transazioni per circa 20 milioni di rupie (circa 250mila euro ndr) effettuate attraverso canali illegali. Perquisizioni sono state condotte a Delhi, nel Rajasthan, a Chennai e Mysore.
03/01/2022 08:03
28/10/2003