Libertà religiosa e rapporti diplomatici obiettivi della delegazione vaticana, giunta ad Hanoi
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – La stampa governativa vietnamita ha dato notizia dell’arrivo ad Hanoi della delegazione della Santa Sede che dovrebbe discutere col governo di libertà religiosa e della normalizzazione dei rapporti diplomatici. I giornali informano che la delegazione, guidata dal sottosegretario per i rapporti con gli Stati, mons. Pietro Parolin, lavorerà direttamente con il governo e la Chiesa locale e che si tratterrà nel Paese fino all’11 marzo.
La delegazione visiterà anche alcune diocesi, alcune senza vescovo: Bac Ninh, nel nord (nella foto), Lang Son, anch’essa nel nord, vicino al confine con la Cina, e Ban Me Thuat, nella parte centrale del Paese. Le questioni saranno discusse con il Comitato affari religiosi del governo vietnamita.
Padre Joseph, sacerdote in una parrocchia di Ho Chi Minh City, dice ad AsiaNews: “Speriamo che in futuro la Chiesa avrà in Vietnam un rappresentante del Vaticano. Sebbene Hanoi e Roma non abbiano relazioni diplomatiche, i cattolici vietnamiti possono svolgere alcune attività religiose fin dal 1986, quando il Paese ha aperto le porte per realizzare sviluppo economico e integrazione nella comunità internazionale. Comunque, il governo ancora interviene nella nomina dei vescovi e pone limiti al numero di sacerdoti per parrocchia”.
Il Vietnam, su una popolazione di 84 milioni di persone, i cattolici sono circa 8 milioni, poco meno del 10%. Dopo il 1975, con la vittoria, il regime comunista ha allontanato alcuni sacerdoti stranieri, suore e la rappresentanza del Vaticano. La prima visita di una delegazione della Santa Sede è del 1990. Ora, specialmente dopo la visita in Vaticano del primo ministro Nguyen Tan Dung, si dovrebbero aprire maggiori spazi per la libertà di religione.