Libero un pastore protestante, protestava contro la demolizione delle croci in Cina
Le autorità hanno rilasciato Zhang Chongzhu, leader della chiesa ufficiale di Pyongyang nel Zhejiang. Aveva chiesto alle autorità del mondo di “mettersi in circolo e guardare la distruzione” dei simboli religiosi nel Paese.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un pastore protestante ufficiale, arrestato nell’agosto 2015 per aver protestato contro la campagna di demolizioni delle croci, è stato rilasciato dal governo cinese lo scorso 9 maggio. Zhang Chongzhu, leader della chiesa patriottica di Pyongyang (nella provincia meridionale del Zhejiang), aveva cercato di “fare più rumore possibile” riguardo le demolizioni di croci e chiese nella sua provincia.
Prima dell’arresto, il pastore ha inviato diverse notizie all’estero per denunciare la campagna lanciata dal Partito comunista locale e ha invitato il mondo a “mettersi in circolo e guardare, mentre le autorità demoliscono le nostre croci”. Parlando a una radio locale, Zhang ha spiegato che il “rumore” fatto era l’unica soluzione per trovare sostegno dall’estero e spingere le autorità a controllare le proprie azioni.
Arrestato nell’agosto 2015, il 9 settembre è stato condannato a “residenza sotto sorveglianza”. Nel Paese questa pena può verificarsi in due modi: nella casa del sospettato o in un luogo scelto dalle autorità. La seconda scelta, imposta al pastore, viene di solito preferita “per evitare che il sospetto possa intralciare le autorità”.
Lo scorso marzo 2016, la moglie ha dichiarato che Zhang era stato arrestato in maniera formale con le accuse di “aver rubato, spiato e venduto – o comunque ceduto in maniera illegale – segreti di stato a istituzioni o personaggi non cinesi”. Prima dell’arresto, il leader cristiano doveva incontrarsi con David Saperstein, ambasciatore americano per la libertà religiosa nel mondo: insieme a loro doveva esserci anche l’avvocato Zhang Kai, “campione” delle chiese cristiane di Cina anche lui arrestato prima del meeting.