Liberi i cristiani arrestati prima di Natale, uno solo ancora in carcere per “debiti”
I 15 membri della comunità “evangelici liberi” erano accusati di “evangelizzazione”; scarcerati su cauzione, agli arresti, a Teheran, rimane solo uno dei leader, accusato di non aver pagato i danni di un incidente automobilistico.
Teheran (Asianews/Agenzie) – Non tutti i membri del gruppo cristiano arrestati prima di Natale in diverse zone dell’Iran sono stati rilasciati. Dei 15 detenuti con accuse di proselitismo ne rimane in carcere ancora uno, Behrooz Sadegh, di Teheran, "colpevole" di avere un debito pendente. A riferire la notizia è l’agenzia Compass Direct.
Lo scorso 10 dicembre, in vista del Natale, la polizia segreta iraniana ha lanciato alcuni raid tra comunità cristiane a Karaj, Teheran, Rasht e Bandar-i Anzali. L’operazione ha “fruttato” l’arresto dei 15, tutti membri di un movimento di chiese domestiche locali; il gruppo si autodefinisce comunità cristiana di “evangelici liberi”. Gli agenti hanno motivato gli arresti sulla base di diverse accuse, tra cui attività di evangelizzazione e azioni contro la sicurezza nazionale. La polizia ha poi confiscato computer, Cd, registrazioni video, Bibbie e letteratura evangelica.
Due dei fedeli, Barman Irani e Seyed Abdolreza Ali Haghnejad, sono liberi già dal 14 dicembre scorso. Gli altri sono stati rilasciati su cauzione tra metà dicembre e la settimana scorsa, come riferiscono fonti anonime. I membri del gruppo cristiano colpito dalla polizia segreta sono riusciti a pagare 30mila euro per le due cauzioni dei detenuti a Teheran: Hamid-Reza Tolou’ee e Shirin Sadegh, sorella dell’uomo ancora in carcere. Per gli altri la polizia ha accettato come cauzione i loro “permessi di lavoro”.
Behrooz Sadegh rimane comunque in carcere, con il pretesto di non aver pagato il risarcimento per un incidente avuto al volante di un’auto a noleggio senza assicurazione. La polizia avrebbe convinto il proprietario della compagnia di autonoleggio a farsi rimborsare i danni da Behrooz.
Nel suo messaggio del 24 dicembre, il presidente iraniano Ahmadinejad aveva così espresso i suoi auguri di Natale ai cristiani nel Paese: “Onorando la nascita del profeta dell’amore e dell’amicizia Gesù Cristo, e mandando auguri per l’anno nuovo cristiano, prego il Dio di compassione e di sapienza di dare a ciascuno, specialmente a tutti i cristiani d’Iran e del mondo, gioia, salute e un anno pieno di benedizioni e d’amore”.
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