Libano: governatore della Banca centrale accusato di riciclaggio
Le altre notizie di oggi: mentre Pyongyang testa altri missili, Seoul avverte sul rischio di esposizione a materiali radioattivi. In Vietnam impedito a diplomatici statunitensi di incontrare leader cristiani. Nel 2022 sono morti in Malaysia 150 richiedenti asilo, mentre nell'isola di Nauru due migranti si sono cuciti le labbra per protesta.
LIBANO
Il governatore della Banca centrale libanese Riad Salameh è stato accusato di riciclaggio di denaro, appropriazione indebita e arricchimento illecito per aver sottratto 300 milioni di dollari dalla Banque du Liban tra il 2002 e il 2015. Il pubblico ministero ha anche sporto denuncia contro il fratello di Salameh, Raja, e un consigliere. Le accuse del giudice arrivano dopo un'indagine di 18 mesi mentre il Libano sta vivendo una luna e grave depressione economica.
COREA DEL NORD
Mentre Pyongyang testa quattro missili da crociera per dimostrare le proprie capacità di condurre un contrattacco nucleare (così hanno detto i media statali nordcoreani), Seoul avverte che centinaia di migliaia di nordcoreani potrebbero essere esposti a materiali radioattivi che finiscono nell'acqua. Un rischio, ha specificato il Transitional Justice Wrking Group, che si estende anche ai cittadini di Cina, Giappone e Corea del Sud.
VIETNAM
Le autorità locali hanno impedito al personale del consolato americano di Ho Chi Minh City di incontrare i leader cristiani che abitano nella provincia di Dak Lak per parlare di libertà religiosa. I membri della Central Highlands Evangelical Church of Christ hanno riferito che davanti alle loro case si sono schierati agenti della polizia. Negli ultimi mesi è stato impedito a molti gruppi religiosi della regione di tenere servizi o eseguire rituali con la scusa che i gruppi non si sono registrati presso il governo e sono quindi illegittimi.
SRI LANKA
Continua il caos sulle elezioni locali nello Sri Lanka: la Corte Suprema ha rinviato all'11 maggio l'esame del ricorso contro il mancato finanziamento da parte del governo delle operazioni di voto, previste per il 9 marzo. La mossa di fatto sancisce l'impossibilità di tenere le elezioni nella data prevista.
MALAYSIA
I gruppi di difesa dei diritti umani hanno esortato la Malaysia a indagare sulle condizioni di vita nei centri di detenzione per migranti dopo che il governo ha affermato che 150 stranieri, tra cui sette bambini, sono morti all’interno delle strutture nel 2022. Non sono state rivelate le cause dei decessi o il numero di migranti detenuti, ma secondo dati dell’anno scorso la Malaysia detiene oltre 17.700 persone nei propri centri.
AUSTRALIA
In un altro centro di detenzione per migranti, quello nella piccola nazione insulare di Nauru, due rifugiati dal Bangladesh si sono letteralmente cuciti le labbra per protesta dopo quasi 10 anni di detenzione sull’isola. "A Nauru le persone ci trattano come se fossimo animali, non umani", hanno detto Mohammad Shofiqul Islam e Mohammad Kaium. Circa 150 migranti si trovano ancora a Narau e in Papua Nuova Guinea, i due Paesi dove l’Australia ha spedito i richiedenti asilo che non vuole accogliere nel proprio territorio.
RUSSIA – UCRAINA
Un’inchiesta di Currentime.tv, con la partecipazione di diverse associazioni, ha informato sulle violenze sessuali compiute dai soldati russi in Ucraina, per le quali finora solo 155 persone hanno presentato formale denuncia, ma che sarebbero in realtà diverse centinaia, anche nei confronti di bambini, minorenni, anziani, e numerose violenze di gruppo.
UZBEKISTAN – EGITTO
Il presidente dell’Uzbekistan Mirziyoyev ha effettuato una visita ufficiale in Egitto, dove al Business-Forum del Cairo ha concluso un accordo con le maggiori compagnie del Paese per realizzare 20 progetti, con un investimento complessivo di 1,6 miliardi di dollari, prima di incontrare il presidente egiziano Al-Sisi.
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20/05/2024 08:58
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