Lee Hsien Loong: 'Contro il Covid serve coesione sociale'
Il premier della città-Stato lo ha dichiarato in un video messaggio per la festa dell'indipendenza. La pandemia ha ampliato le linee di frattura all'interno della società. In programma delle iniziative per aiutare lavoratori migranti e gruppi a basso reddito.
Singapore (AsiaNews) - Coesione sociale, ma anche sostegno ai gruppi più svantaggiati in un’ottica di sviluppo più sostenibile, e preoccupazione verso la situazione etnica e religiosa che durante la pandemia ha mostrato segnali di logoramento. Questa l’essenza del messaggio video registrato ieri dal primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong e indirizzato ai connazionali in vista della giornata di oggi, che ricorda l’indipendenza ottenuta nel 1965 (dopo una parentesi di associazione alla Malaysia a seguito della fine del controllo coloniale britannico) e la nascita della Repubblica.
Una visione, quella di cui ha parlato Lee, che non può essere data per scontata e che “richiede un impegno costante”.
Lo sforzo contro il Covid-19 ha segnato in modo profondo la città-Stato, che conta 5,7 milioni di abitanti, “ampliando le linee di frattura” presenti nella società. Un nemico, il virus responsabile della pandemia, definito “formidabile” che ha preso di sorpresa il Paese, ma che sembra ora sotto controllo. Secondo Lee, un elemento essenziale è stato “la capacità dei cittadini di lavorare insieme, di prendersi cura gli uni degli altri e di sostenersi a vicenda”.
L’ultima ondata, iniziata a luglio, ha costretto le autorità a rialzare il livello di allerta, suscitando un sentimento di ostilità verso il governo e le sue politiche che – ha ricordato Lee - hanno avuto sempre come fine quello di proteggere vite umane e mezzi di sostentamento. “Ci sono state senza dubbio delle aree in cui avremmo potuto fare meglio, ma alla fine abbiamo garantito a tutti la sicurezza, inclusi i lavoratori immigrati". Il premier ha sottolineato che per fortuna le vittime del Covid sono state poche: 42 su quasi 66mila casi di contagio. Egli ha precisato che due terzi della popolazione ha completato la vaccinazione, un dato che sale all’85% per gli anziani.
La preoccupazione per una coesione sociale “che ha tenuto, ma che non possiamo dare per garantita” è emersa con chiarezza dal messaggio e il riferimento è stato soprattutto alla folta comunità immigrata che ha pagato il prezzo maggiore in termini di contrazione produttiva e occupazionale. Per questa fascia di residenti, il governo è intenzionato a proporre iniziative di sostegno che saranno parte di un più ampio progetto di aiuto ai gruppi a basso reddito, spesso discriminati.
Lee ha escluso però una volontà discriminatoria. Il capo del governo ha ricordato alcuni episodi di intolleranza “preoccupanti, ma che non sono la norma”, chiedendo impegno e comprensione per non minare la coesione tra i cittadini, un caposaldo della società di Singapore.
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