Leader religiosi chiedono l'abolizione della pena di morte
Seoul (AsiaNews) "Aboliamo la pena di morte e sostituiamola con il carcere a vita". La richiesta è contenuta in un comunicato dei rappresentanti di 7 religioni riuniti in un congresso. All'incontro hanno partecipato circa 1000 persone, fra i quali leader religiosi, politici, docenti e studenti universitari di religione cattolica, protestante, buddista e buddista won.
Mons. Boniface Choi Ki-San, vescovo di Incheon e presidente del comitato per l'abolizione della pena capitale della Conferenza dei vescovi sudcoreani, ha spiegato ai presenti che "Dio è padrone della vita umana e su questioni di vita e di morte non è compito dell'uomo decidere"; per questo il prelato si augura che la proposta di legge volta ad abolire la pena capitale "possa essere approvata nel corso della legislatura".
I leader religiosi hanno chiesto all'unisono al legislatore di abolire la pena capitale o "morte istituzionale" avallata dallo Stato, e di sottoscrivere il secondo protocollo opzionale della Convenzione internazionale per i diritti civili e politici; essa promuove l'abolizione della pena capitale per sostituirla con il carcere a vita.
Come gesto simbolico i leader religiosi hanno tagliato delle corde usate come cappi per le impiccagioni. Nella seconda parte del convegno si è tenuto un seminario cui hanno partecipato Renny Cushing, direttore del comitato U.S.A. per i diritti umani delle famiglie delle vittime di esecuzioni, e Yasuda Yoshihiro, avvocato attivista per i diritti umani e promotore di campagne contro la pena di morte in Giappone. Essi hanno sottolineato quanto sia importante "aiutare le vittime e le loro famiglie" e si sono uniti alla richiesta di "sostituire la pena di morte con il carcere a vita".
Al convegno ha partecipato anche Yu In-Tae, parlamentare del partito Woori e promotore di una legge speciale che intende abolire la pena capitale; altri 150 deputati hanno sostenuto la riforma.